Attualità – Nuove Edizioni Bohémien – Aprile 2014
A cura di Carmelo Leonardi
Si è svolta giovedì 17 aprile 2014, presso l’aula magna del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’ Università di Catania, l’incontro Unict chiama Astro Luca.
Protagonista della serata è stato Luca Parmitano che ha incontrato i numerosi studenti catanesi, intervenuti alla conferenza.
E’ stato un importante appuntamento seguire il dialogo di Luca Parmitano mentre spiegava ai numerosi studenti l’esperienza svolta nel 2010 dov’è stato assegnato come Flight Engineer alla prima missione di lunga durata dell’ ASI identificata come “Expedition 36/37”.
A dare inizio alla conferenza sono stati la Prof.sa Alessandra Gentile ed il Prof. Claudio Spitaleri, rispettivamente Pro-rettore e direttore del Dipartimento di Fisica e Astronomia, subito dopo è stata la volta di Luca Parmitano.
La Prof.ssa Francesca Zuccarello, docente di Astronomia, ed il Colonnello Vincenzo Sicuso, hanno spiegato che è proprio dall’impegno e dalla passione per l’Astronomia che si riescono ad ottenere ottimi risultati, e ne è un esempio il nostro astronauta.
Luca Parmitano, classe 1976, Maggiore dell’ Aeronautica Militare, pilota, sperimentatore e collaudatore, ha raccontato ai presenti la sua esperienza a bordo della stazione spaziale, testimoniando che il suo lavoro si basa su tre principi fondamentali:
- scienza: in stazione si fanno esperimenti (distribuiti su 40 ore settimanali);
- tecnologia: caratterizzata dall’evoluzione da un punto di vista di strumentazione;
- esplorazione: individuare i limiti per poterli superare.
Nel corso della serata è stato proiettato un video a cura di Parmitano in cui il pilota racconta la sua esperienza nello spazio, dalla partenza ed al relativo lancio fino al congiungimento alla stazione spaziale. Racconta ancora l’esperienza in orbita e gli esperimenti fatti di robotica e di fisica sui fluidi.
Ha spiegato inoltre che in orbita, per mantenersi in ottima salute, è importante dedicare almeno 2 ore al giorno all’attività fisica e seguire anche una corretta alimentazione certamente adatta al tipo di missione.
A conclusione, i ragazzi del team “Sicilian Space Program”, hanno raccontato, attraverso un video, che, grazie ad un pallone sonda riempito di gas elio, hanno inviato un “cannolo” nello spazio, a bordo della nave “Cannolo Trasporter” costruita dallo stesso team.
Un evento quello di giovedì 17 aprile che ha riscosso tanto interesse e partecipazione da tutti gli studenti catanesi intervenuti, ed anche un motivo di vanto per apprezzare una celebrità internzionale.
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