UN OSCAR ALL’INSEGNA DELLA BELLEZZA

Attualità – Nuove Edizioni Bohémien – Edizione Speciale Marzo 2014

A cura di Salvo Cavallaro

download (1)Non è stata solo la notte de “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino quella degli Oscar 2014, quest’anno i membri dell’Accademy Awards sembrano avere scelto come tema proprio quello del bello.

La ottantaseiesima edizione di questo premio ha visto trionfare appunto il cinema italiano con il miglior film che ha messo tutti d’accordo ad eccezion fatta dei cugini rosiconi francesi e dei soliti bastian contrari italiani.

Come sempre a condurre un’attrice comica ed è stata la elegantissima Ellen DeGeneres, così come stupenda è stata Angelina Jolie che ritirava il Premio umanitario Jean Hersholt.

I film premiati così intensi e meravigliosi che hanno messo d’accordo tutti (o quasi): “12 anni schiavo” basato sulla vera storia di Solomon Northup  che trionfa come miglior film, miglior sceneggiatura non originale e nel premio come miglior attrice non protagonista alla giovanissima Lupita Nyong’o.

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Tutti i premi tecnici assegnati a “Gravity” che è apparso una spanna sopra agli altri per regia, colonna sonora originale, montaggio, fotografia, montaggio sonoro, missaggio sonoro ed effetti visivi,

Ma nel segno della bellezza sono stati anche i premi alle performance degli attori, oltre alla già citata Lupita Nyong’o, bellissima con la sua pelle d’ebano ammantata in un vestito color carta da zucchero, così come Jared Leno premiato per Dallas Buyers Club in giacca bianca, così come estremamente belli ed eleganti erano i migliori attori protagonisti ovvero l’algida Cate Blanchet per Blu Jasmin e l’impeccabile Mattew McConaughey sempre per Dallas Buyers Club.

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Unica delusione, forse, la mancata premiazione del sempre bravo Leonardo Di Caprio arrivato alla quarta candidatura senza ottenere la statuetta e che forse meritava di essere premiato per la sua straordinaria performance in The Wolf of Wall Street.