UN EVENTO CULTURALE IN RICORDO DELLO STERMINIO EBREO DEL 1945

Per non dimenticare… – Nuove Edizioni Bohémien – Anno 2014
A cura di Maria Cristina Torrisi
downloadLo scorso 27 gennaio 2014,  presso la chiesa di S. Biagio di Catania, l’I.S.A. (International Societas Artis), presieduta da Cynthia Torrisi, e la FIDAPA Catania Riviera dei Ciclopi, sotto la presidenza di Isabella Frescura Costa, hanno organizzato la manifestazione che ha onorato la Giornata della Memoria, istituita il 27 gennaio in ricordo della scoperta dello sterminio ebreo perpetuato dai nazisti ad Auschwitz nel 1945.
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La serata si è aperta con il breve ed esaustivo intervento del dott. Marcello Proietto, cultore di Storia Medievale e Paleografia Latina presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania su “La comunità ebraica siciliana dei secoli XIV e XV”, con una particolare attenzione alla città di Catania.
Sulla base delle ricerche condotte dagli studiosi Matteo Gaudioso ed Henri Bresc, il relatore ha evidenziato la Geniza del Vecchio Cairo (Fustat), una camera ubicata nella sinagoga di Ben Ezra, che accoglie le carte relative alla corrispondenza tra la società ebraica e la Sicilia. Documenti che testimoniano i rapporti familiari, economici e religiosi delle comunità giudaiche tra Palermo, Messina e Siracusa, nonché tra Alessandria e Fustat.
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Marcello Proietto ha proseguito prendendo in esame il testamento di un ebreo catanese, Salomon de Bizino, conservato presso la Biblioteca Ursino Recupero di Catania, nel Tabulario dei Monasteri di S. Nicolò l’Arena di Catania e Santa Maria di Licodia. L’atto, uno spaccato della società di quel tempo, redatto nel 1392 con firme autografe ebraiche, è stato oggetto di studio da parte di Clara Biondi con la collaborazione di Mauro Perani.
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In conclusione, il relatore ha accennato alle manifestazioni di intolleranza fanatica contro gli ebrei, avvenute tra il 1474-75, sino all’espulsione dalla Sicilia del 1492 con l’Editto di Granada. Alla relazione di Marcello Proietto ha fatto seguito l’esibizione del violinista siciliano Salvatore Piediscalzi, diplomatosi al Conservatorio di Palermo, con l’esecuzione della Prima Sonata per violino di Johann Sebastian Bach e de La caccia e de La risata dei rispettivi Capricci n. 9 e n. 13 di Niccolò Paganini: brani  eseguiti nei campi di sterminio deputati alla morte.
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Il maestro ha congedato i convenuti con l’emozionante melodia tratta dal film Schindler’s List.
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