Toscana, approvata la legge sul fine vita

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ATTUALITÀ

A cura di Ludovico Anastasi

Finalmente in Italia una legge improntata su basi di altissima civiltà, anche se confinata in una sola regione: la Toscana, il cui governo locale non ricordo se di destra o di sinistra. Ma qui non importa. Parliamo della legge sul fine vita, da sempre rimandata e mai volutamente affrontata dai vari governi. Sempre elusa dal Parlamento.

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Non per tutti la vita è un dono. Non per tutti vale l’ accanimento terapeutico. Non per tutti vale il personale suicidio forzato da una vita impossibile da vivere e violento come il buttarsi da una rupe, da un balcone o sotto un treno. Non è così per tutti. E non per tutti la vita è un dono. C’è gente afflitta da insormontabili problemi esistenziali, dalle inaccettabili fatiche quotidiane. E la società di oggi non aiuta certamente a risolverli. Anzi. Provo profondo rispetto per chi sinceramente, in fondo al cuore, crede che la vita sia un dono. Ma non provo alcun rispetto per chi lo crede per riflesso, per papalini dettami, per dogma. Personalmente non capisco come la vita possa considerarsi un dono quando migliaia di bambini migranti muoiono annegati nel Mar Mediterraneo. Quando decine e decine di migliaia di bambini vengono maciullati dalle bombe sganciate dall’ alto da esseri perfidi e disumani, come in quel piccolo fazzoletto di terra dal nome Gaza.

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Come si può considerare un dono la vita quando si viene a conoscenza di luridi piani satanici come la deportazione e la condanna perenne alla povertà più estrema? Quando non si è accettati da nessuno? Quando i bambini in Africa sono costretti a sottrarre dal suolo, con le loro piccole manine metalli preziosi utili per la costruzione di microchip? Quando i bambini muoiono ogni santo giorno di fame e di sete e di malattie, mentre associazioni ” benefiche ” o ONG si appuntano le medaglie per miseri aiuti e grossi guadagni nascosti? Quando l’ Uccidente Imperiale colonizza e bombarda da innumerevoli anni Paesi Sovrani, causando milioni di morti? Quando un certo battaglione nazista dal nome Azov ha stuprato, seviziati e uccisi in otto anni migliaia di donne e bambini del Donbass? Allora dobbiamo rassegnarci al suicidio assistito in eterno? Ma certo che no!!! Bisogna ridare speranze di vita, di un mondo affrancato dallo sfruttamento dell’ uomo sull’ uomo, ai Popoli. Odio la resilienza e la mistica della sopportazione. Diego Fusaro. Personalmente amo la resistenza e la ribellione.