RECENSIONI ED EVENTI/TEATRO
A cura di Maria Cristina Torrisi
Foto di Nuove Edizioni Bohémien
Teatro di eccellenza quello dell’Associazione Culturale “Giovanni Grasso” che ha messo in scena il 25 ed il 26 marzo 2023, al Teatro Stabile di Aci Catena (Teatro Matrice), “La Roba”, opera in due atti di Aldo Lo Castro, liberamente ispirata all’omonima novella di Giovanni Verga.
Uno spettacolo eccelso ed applaudito, capace di coinvolgere il pubblico ed emozionare, che si è distinto per la qualità ed i meriti degli attori, guidati dalla magistrale regia di Antonio Spoto.
Alla buona ed impegnata recitazione, si sono aggiunti i dettagli: dall’ambientazione scenica alle musiche, dai suoni provenienti dall’esterno – aventi il compito di immettere nel contesto verghiano – ai costumi di scena. Tutti elementi che hanno contribuito a vivificare emotivamente l’espressione drammaturgica ed a rendere reale quel contesto della novella rusticana in cui emerge il teatro verista, con i suoi personaggi e la scrupolosa riproduzione del vero e l’utilizzo del linguaggio semplice della narrazione popolare. E’ emerso lo spaccato della Sicilia di fine Ottocento narrata dal Verga, di quei “vinti” di una Sicilia che, travolti dalla “fiumana del progresso”, non possono fare altro che sopravvivere aggrappandosi ai beni materiali, alla “roba”.
Molto realistica l’ambientazione che ha riproposto echi del passato: la vita contadina di quegli umili che Giovanni Verga porta alla ribalta, gli sconfitti, gli emarginati, figure piegate dagli eventi a una sorte di miseria e stenti. Così che gli attori hanno saputo creare il contesto “dei non vinti” e della lotta per la vita.
Riproponendo un precedente articolo di presentazione dell’opera, pubblicato su Nuove Edizioni Bohémien, la scelta dell’Associazione nasce in occasione dei 100 anni dalla scomparsa di Giovanni Verga. L’intento dell’Associazione è stato quello di omaggiare il grande autore siciliano, considerato il maggior esponente della corrente letteraria del verismo. Per cui, si è voluto proporre al pubblico una novella rusticana, considerata una delle più celebri, “LA ROBA”, pubblicata la prima volta nel 1880 sulla rivista “La Rassegna Settimanale”.
Desiderando addentrarci dentro l’opera, il tema principale è la bramosia del possesso, l’avarizia e l’attaccamento ai beni materiali. “LA ROBA” è una ricchezza che si misura in pascoli, terre, animali, fattorie, magazzini: è un bene che può produrre ricchezza.
Il protagonista dell’opera, ambientata in Sicilia, è Mazzarò, un contadino che, grazie alla sua intelligenza ed al duro lavoro, riesce ad appropriarsi delle terre del padrone (un ricco barone) lasciando a quest’ultimo solo il proprio stemma.
Mazzarò diventa ricco ma avaro, è severo con i suoi contadini e il suo unico scopo è possedere così tanta terra da eguagliare quella del re; è incapace di godere dei benefici che possono scaturire da tanta ricchezza. Non ha famiglia, vive in condizioni di povertà per non sprecare le sue ricchezze, lavora come un mulo nei campi. Non ha vizi.
Ammalatosi, sentendo che la morte sia ormai vicina, è disperato perché sa di non poter portare con sé le ricchezze accumulate.
Conosciamo gli attori: Giovanni Costa, Salvatore Maugeri, Maria Catena Grasso, Alfredo Russo, Eleonora D’Anna, Rossella Messina, Orazio Finocchiaro, Orazio Sapienza, Carmelo Cittadino, Alessandro Maria Trovato, Antonio Spoto, Ciccio Greco, Agata Cristaldi, Rosa Raciti, Nella Monaco, Maria Grazia Tomarchio.
Con la partecipazione della scuola di ballo “School Dance” di Graziella Caruso e Salvo Straci.
Regia di Antonio Spoto
Direttore di scena: Agata Scalia
Assistenza di scena: Vera Pennisi
Costumi: Rita Blanco ed Eleonora D’Anna
Mixer: Carmelo D’Anna
Scenografia: ditta Salvino Scirè
Trucco e Parrucco: Ylenia Barbagallo
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