ARTE
A cura di Antonino Leotta
Era un punto di riferimento di grande spessore per noi ragazzi del Quartiere dei “Morti” la Chiesa di Santa Maria del Suffragio. Ci offriva la possibilità di un incontro aggregante a diversi livelli. Certamente la strada era la prima ad accoglierci in tutte le ore del giorno. Ma la Chiesa ci assicurava un luogo protetto da ogni pericolo. Tra l’altro, ci impegnava nelle prestazioni liturgiche che ci consentivano una partecipazione attiva in tonaca nera e cotta bianca. Avevamo un posto riservato nel piccolo coro, addossati all’affresco di “Daniele nella fossa dei Leoni”.
Di fronte a noi, l’altro grande affresco di “Giuseppe venduto dai fratelli” che, personalmente, ho ammirato, a lungo, centinaia di volte...
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