ricordi sparsi di Ludovico Anastasi tagged posts

LE ODI di Ludovico Anastasi. “Di se stessa buffoneggia la notte…”

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Le Odi

A cura di Ludovico Anastasi

Di se stessa buffoneggia la notte, mi suggerisce qualcosa che non riesco a capire, mi ferisce le orecchie. Se fosse un canto goliardico l’ accetterei di buon grado. Andremmo al circo dell’ universo, clown compresi e acrobati da strappa applausi. Biglietti pagati per concessione gentile degli dei. Con te mi tuffo in mezzo alle stelle o notte cara, notte lucente. Della pantomima di lor signori facciamoci beffe. In te accoglimi Signora delle sorti. Donami le ali.
4 settembre 2024

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Il cielo s’addorme presto la sera. L’ intima voglia di quiete suffragando le anime. La mia è fuggita da vera battona sbattendo la porta. Il corpo ha una contabilità tutta sua, con il cuore è la disputa. In questo autunno voglio risorgere come un arcangelo...

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LE ODI, RICORDI SPARSI DI LUDOVICO ANASTASI (Fratello dramma)

Dramma

LE ODI

A cura di Ludovico Anastasi

Fratello dramma

Non è mio costume usare parole al miele. Nato molto prima grande sciagura a me ti rivelasti. Per quegli anni in più che tieni, come fossero miliardi, ancora dentro mi opprimi. Tra noi due lo stesso sangue non è niente. Non riesco a spazzare il cumulo di incubi. A te, sicuramente, mi rivelai Caino, nel grembo facendo cadere nostra madre. Molto dopo me andrai verso l’Alto Altare. Io comincio già a lodare il mio serpeggiante demone.
26 Aprile 2024

Dramma

Antro

Pazzesco! Da questo cul de sac uscirò spennato come a Natale il tacchino. Da tempo è stato preannunciato del mio sano sperare meglio. Avessi ricevuto oltre al grembo proposte altre da principio la terra avrei sorvolato senza atterraggio. Agli altri la mia epifania non avrei dato.
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RICORDI SPARSI DI LUDOVICO ANASTASI

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LE ODI, RICORDI SPARSI

A cura di Ludovico Anastasi

E vi sono fili d’erba che durano attimi come gli scatti di un gatto all’abbaiar del cane. Io sapevo delle mie ali e non le ho usate sciupando ore di voli. La noia non serba frutti buoni. Lo sguardo orizzontale mi ha fatto amare i bestemmiatori, le vite precarie, la fronte alta nello sputare insulti. Un certo amico mi disse: cosi’ ti perdi! Lui prega per i suoi morti tra cui la moglie. Onore ai sofferenti. A me il bestiale travaglio di capire dove risiedono gli ipocriti.

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DI MISERIE UMANE

E gia’ al mattino quei ripetuti gesti a difesa da eventi strani, dall’ignoto che cerca e scava il cuore per colpi di scena strappando applausi da parassiti spettatori. Drammaturgia da quattro soldi risparmiati per fare accumulo, capitale...

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