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LE ODI

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LE ODI
A cura di Ludovico Anastasi

L’ATTESA

Dovresti tornare come madre sollecita al tuo nido. Nei secoli dei secoli inascoltato ripetuto richiamo. Non far si che l’ultimo degli appelli sia il piu’ disperato. All’Io Sono Colui che E’, non fa stile trovare vuoto il suo nido.

FEROCE INSONNIA

Mi ci vorrebbero tavolozza, pennelli, colori e tela. Scrivere non basta, non rende l’idea esatta, non fa giustizia dello stigma. Nemmeno una foto sarebbe veritiera, ne’ possiedo una buona macchina fotografica. Che scena stupida! Io i chicchi d’uva, il trancetto con nutella, le volute di fumo delle sigarette e la verita’, quella vera, a me stesso ignota. Ditemi: quale la penna per tanta ignominia? Forse sarebbe meglio prendere tutto, la morte stessa, la sua idea, molto alla larga.

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E appoggiato alla...

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LE ODI

LE ODI
A cura di Ludovico Anastasi

E tutto si somatizza ed anche di premura subendo le bastonature alla nuca da parole impastate a imbracatura alla vita. La stessa che per equivoci, per clandestini pensieri, sin da bambino s’addiziona in somma amara.

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Ah questa strana calma che prelude ad audaci azioni come farfalla dalle smorte ali che si lascia morire sopra un fiore.

TEMPORALE

E adesso viene giu’ come belva ferita dalla anomala novembrina calura, la pioggia. E’ protagonista assoluta, le strade in fiumi trasforma. Chiama il vento a congiura. Narcisa e sicura costringe le piante alla lotta. Non si puo’ rubare per lungo tempo la scena a cosi’ gran primadonna.

DEL MIO FALLACE ESSERE

Degli opposti in quale alambicco il transito? Trattenuta a fior di labbra senza precisa rabbia sinistra ...

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LE ODI

LE ODI
A cura di Ludovico Anastasi

LE ALBE

Tante ne vidi tra fessure di palpebre stanche, furioso nell’indossare jeans e maglione, le fresche ferite degli incubi, l’acqua ghiacciata sul ghigno del viso. Dicono avessi un bel sorriso nel sonno di bimbo. Sopravvivere germina luce remota. Oh esecrabile notte d’insonnia mi porteresti indenne a rimorchio dell’aurora?.

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Le Odi

Forse in qual forma, in quale stato che sia, dentro covile o cuna, e’ funesto a chi nasce il di’ natale. Da Canto notturno di un pastore errante dell’Asia di Giacomo Leopardi.

Le Odi

E stabilimmo fra di noi risate arcaiche, patto tra gentiluomini d’altri tempi, dai vissuti magri, poveri allo sbaraglio dalla sorte stampati in serie nei millenni e che semplicemente avrebbero voluto veder sbocciare le rose nelle loro vite.

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LE ODI

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Le Odi

A cura di Ludovico Anastasi

EROS

Esistono visioni rare nelle albe e nei tramonti delle vite. Tempi di misteri nella fatica degli amori. La navigazione nei cuori osteggiata da rancorosi numi. So solo che ti farei ancor piu’ bella se sapessi che mi ami. Frementi oso pensarti i sensi al mio sfiorarti.

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TARDO AUTUNNO

Nulla e’ piu’ reale delle foglie cadenti sulle appenate spalle dei passanti.

GIORNATA STORICA

E sara’ una giornata storica quando non scrivero’ piu’ parola alcuna, quando la firma autentica il silenzio che cala lento e in simmetria con la mia pena a quel punto anch’essa dimenticata che’ nulla e’ eterno, nulla fa memoria.

PENSIERI NERI

Quel tutto a posto che mi avete gettato in faccia come osso a cagnaccio lercio di strada...

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LE ODI

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LE ODI

A cura di Ludovico Anastasi

RICORDI

Nonostante le sollecitazioni del presente io vivo di ricordi, di quelle bonacce e fronde da me governate come un dio di quarta serie. Gli accadimenti odierni mi provocano dolori addominali.

IL PARADOSSO

E non ci sono angeli che tengano. Nel suo abito elegante la vita ci figlia con parole prestampate. In fondo e’ la morte che non mente nel suo silenzioso metterci da parte.

CICLONE NOTTURNO

Armata d’anime in pena fin dentro le case raffica a ricercar la vita e a delusa speranza assurda fuori imbestialisce e sdradica.

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DI MIA ANIMA STANCA

E degli eventi lo stesso ciclo intatto, il desolato...

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