LE ODI
A cura di Vera Messina
LACRIME
Lacrime d’ amore,
lacrime di dolore.
Lacrime che cadono
su un foglio di un diario.
Lacrime salate
come l acqua del mare.
Lacrime che brillano al sole
come argento.
Sfogo, sfogo dell’ anima ….
LE ODI
A cura di Vera Messina
LACRIME
Lacrime d’ amore,
lacrime di dolore.
Lacrime che cadono
su un foglio di un diario.
Lacrime salate
come l acqua del mare.
Lacrime che brillano al sole
come argento.
Sfogo, sfogo dell’ anima ….
RECENSIONI ED EVENTI
https://youtube.com/shorts/01PeAZyamZs?feature=share
L’INTERVISTA DI MARIA CRISTINA TORRISI
Una pregevole raccolta di poesie che ha già all’attivo diverse coinvolgenti presentazioni. Si tratta della pubblicazione “Versi di Pace”. Una iniziativa de “La Voce dell’Jonio”, nata con l’intento di formare coscienze che aborriscono la guerra e cercano e vivono la pace. È la seconda tappa di un’ altra iniziativa, denominata: “Non vedo l’ora”, nata nel periodo del lockdown, con l’obiettivo di rivolgersi sia ai poeti che avevano già all’attivo pubblicazioni sia a coloro che, per la prima volta, si erano accostati all’arte dello scrivere in versi ed in prosa poetica.
“Versi di pace” (così come “Non vedo l”ora”), non è stato programmato come un Concorso bensì come...
Leggi tuttoRECENSIONI ED EVENTI
A CURA DI ALBA MARIA MASSIMINO
Un evento atteso e partecipato che, anche quest’anno, ha ottenuto consensi di pubblico. Si tratta della Serata Poetica che, giunta alla sua quinta edizione e organizzata dalla sezione acese dell’Associazione Arma Aeronautica, presieduta dal M.llo Vito Telesca, si è svolta lo scorso 18 Novembre nella sala conferenza del Free Mind Foundry in Acireale – manager Ing. Simone Massaro (Bax Energy).
L’incontro culturale con la poesia, nato per commemorare il Cav. Francesco Cusmano, ogni anno ha dato prova di crescita, grazie anche alla copiosa partecipazione di poeti appartenenti non soltanto all’hinterland acese.
Presenti all’evento le autorità politiche: il vicesindaco dott.ssa Palmina Fraschilla,
l’Ass...
Leggi tuttoLe Odi
Mi chiedo spesso se è vero che un tempo si riusciva ad essere più distesi. E più sereni. C’era come un punto di ancoraggio che ci infondeva una certa sicurezza interiore. Anni fa eravamo più attenti a cogliere le voci e i volti della natura. Pare che ci danzassero attorno. Trasformando i nostri sentimenti in soavi sguardi di contemplazione. Ed anche in slanci di amore. Vorrei tanto che questi versi, scritti in una notte d’estate dei miei anni “giovanili”, ci riportassero a rivivere un sogno lontano:
Amuri, amuri, amuri, amuri, amuri è comu a terra mia arsa di focu: ccu suli ch’accarìzza e poi t’avvampa e l’ùnni ca ti vòlunu abbrazzàri
e u celu azzurru, lìmpidu, sirénu e i pàmmini d’alìu gemmi ‘ntricciàti e i préuli su chini di pinnénti e sciàuru di must...
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