odi tagged posts

LE ODI

120

Le Odi
A cura di Ludovico Anastasi

L’ISOLA DI ANARCHIA
Laggiu’ vi e’ un tepore che ristora i sensi e l’anima ed e’ sacra la pelle imperlata di sudore mentre la donna desiderata si avvicina. Cosi’ i sospiri e i battiti del cuore nelle carezze sinuose delle mani. E poi, alla volta del cielo, la bandiera degli eguali.

IL FREDDO MI SPACCHERA’ LE OSSA.

E al suono delle dolenti note mi sveglio stiracchiandomi indolente. Non ho avuto attivita’ oniriche stanotte. Mi manca il sintagma perfetto delle visioni per liberarmi in pianti. Dicono si hanno in sorte luminose stelle quando alle intemperie si resiste in appartamenti caldi. Questione di stile nell’illuminarle.

CRONACA SPICCIOLA

Il cielo grigio. Il palazzo di fronte ingabbiato da mesi, sospeso il restauro per mancanza di fondi...

Leggi tutto

LE ODI

120

Le Odi

A cura di Ludovico Anastasi

DAVANTI AL PRESEPE

E il mucido graffio di dentro mentre si sta sospesi fra Dio e il vuoto testimonia che non basta un rosario trasecolato ad ogni lucido affondo distratto che’ questa e’ l’anima quando ci si ammalia del mondo.

LE ETA’

Quel tuo saper essere donna che ti fa bella in piena giovinezza in me si fa sporgenza sull’alfa e l’omega con crescente voglia e caduta rapidissima nella trincea nemica della sera. (Dedicata al direttore di questa Rivista).

120

Ho cambiato maglia, ghiaccia sulla pelle. Forse sarebbe stato meglio cambiar quest’ultima ancora non vecchia ma calpestata dagli abusi. Quant’e’ vero quando si dice: sulla pelle dei poveri cristi. Sgomenta anima mia, sopporta e taci.

INDOLENZA

E questo urlo orfano d’eco, inane allo squasso del mon...

Leggi tutto

LE ODI

PhotoEditor_20191030_232921508

LE ODI
A Cura di Ludovico Anastasi

E per celeste misericordia o per nostra umana pigrizia venga elusa la domanda sul perche’ una foto in bianco e nero, anni 50, bimbo dalla faccina sporca di cioccolata, sorridente e buffa nel fascio di luce che la illumina, non un sorriso strappa, ma curvature amare agli angoli della bocca.

VERSO IL NATALE

Bianco, nero. D’abitare il grigio mi giunge consiglio, di compromesso nobile spazio. Figliol prodigo da ogni luogo sbaracco, ovunque fuori posto, a lungo fuori esercizio.

Avevo indossato le stelle rompendo il tabu’ dei vestiti in serie dai cinesi cuciti e che fanno male alla pelle. Poi venne il mal di vivere in croce. Ora abito me di me rompendo ogni superficie.

PhotoEditor_20191030_232921508

RELIGIOSITA’

Ebbi un intreccio di tenere voci che oggi m’invita al segno di croce...

Leggi tutto

LE ODI

PhotoEditor_20190930_085800834

LE ODI
A cura di Ludovico Anastasi

TEMPORALI

Finalmente il cielo nuvolo al risveglio. Mi veste bene, e’ la taglia mia di moda. Ci vuole pazienza in questa terra di sole aspettare la pioggia. E’ preferibile ogni tanto cambiare d’abito vestendo la grigia uggia. E non inganni quest’ultima come malostare stampato in faccia. Piove saetta e tuona. L’alleluia.

PhotoEditor_20190930_085800834

DI SOSPESI AFFARI

E per dispetto a Dio la premura del fulmine vesto, decidendo io, nell’attimo del suo compimento, il mio compiuto.

ANCORA VENTO

Austero soffia, le pozzanghere d’acqua increspa. Santa normalita’ ci prenda in serate di pioggia come questa. Utopico sovrano prende le misure allo scorrere del tempo. Alle finestre ci martella. Pretende ampia scena fino all’istante ultimo prima di sgomberare il campo...

Leggi tutto

LE ODI

LE ODI
A cura di Ludovico Anastasi

E tutto si somatizza ed anche di premura subendo le bastonature alla nuca da parole impastate a imbracatura alla vita. La stessa che per equivoci, per clandestini pensieri, sin da bambino s’addiziona in somma amara.

PhotoEditor_20190930_085800834

Ah questa strana calma che prelude ad audaci azioni come farfalla dalle smorte ali che si lascia morire sopra un fiore.

TEMPORALE

E adesso viene giu’ come belva ferita dalla anomala novembrina calura, la pioggia. E’ protagonista assoluta, le strade in fiumi trasforma. Chiama il vento a congiura. Narcisa e sicura costringe le piante alla lotta. Non si puo’ rubare per lungo tempo la scena a cosi’ gran primadonna.

DEL MIO FALLACE ESSERE

Degli opposti in quale alambicco il transito? Trattenuta a fior di labbra senza precisa rabbia sinistra ...

Leggi tutto