LE ODI A cura di Ludovico Anastasi
O stupenda amica di empatia tu vivi. Questo è forse il tuo vulnus. Sacerdotessa dell’ arte tu ami. Penetri nelle scaturigini dei sentimenti. Dei poeti comprendi i desideri, i dettagli del cuore. Che vecchiaia non ti colga, che tu possa restare bella come quando ti ho amata. So che nel conto degli anni resterai come sei ora. Non sei stata di inganno a nessuno e nell’ amarti non ti ho ingannata. Si, ho immaginato qualcosa di grande tra noi, l’ assalto al cielo. Lo vedi? Sono ancora utopico, in me coltivo ancora l’ utopia del rivoluzionario. Di conseguenza abbiamo pattuito un distacco senza malanimo. Viaggiare su un parallelo binario. Resisti alla bruma del viaggio ti prego. Che nessun avvenimento possa rugare il tuo volto...
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