LE ODI
A cura di Ludovico Anastasi
Il gentile pensiero di te che dentro mi garba, mi esalta, mi ristruttura. Dovrei strutturare un lemma, un capitolo, un sommario di poesia. Con garbo il lievito dell’ amicizia. Affacciata alla finestra vedrai un’ unica stella: la mia, la tua, la nostra. Esperire le affinità elettive è mia suprema voglia. Scomodo Goethe. E anche Beethoven per una esaltazione di vita. Il sublime suggerire della notte con la sua unica stella.
26 settembre 2024
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Ho uno sguardo ferino a te rivolto o notte scaltra. Mi vomiti addosso le defaillance della memoria. Stringiamo un accordo: domani la presenza dell’ amica più amata. Che io possa accenderle il fuoco nella conca del platonico antro. La degna cerimonia per introdurla. Attenta!: è furba come una volpe o notte mia...
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