LE ODI
A cura di Ludovico Anastasi
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Immagino prepotente aria notturna. La desidero, la pretendo. Non si muove foglia, tutto è silenzio. Quanti amori sbocciano in questo quartiere, quanti ne muoiono? Indifferenti dentro le case stiamo. Avvitati in noi stessi non diamo spettacolo. A nessuno si conceda lo scandalo del tutto è finito. A sconvolgermi arrivino gli immaginati tumulti dell’ aria. Tu, se vuoi, vieni pure, soffiata dal vento.
19 agosto 2024
La reclame. Il reclamare mi è d’obbligo e pure ad alta voce. Si snoda tra le patetiche ancelle d’amor cortese. Attenzione il re è nudo. Ma più che re io sono stato e sono reato. Il peccato compiuto. Il nodo in gola. Esaltato ho detto e tanto. Chi ha orecchie per intendere intenda. Fuori ancora è luce ma scende la sera...
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