Recensioni ed Eventi
A cura di Enzo Farinella
Credo che molti, soprattutto acesi, avranno letto “Stella”, un quadro di
momenti acesi, abilmente dipinto dal Prof. Antonio Leotta. Ritornare a sfogliarne le pagine, potrebbe riproporre immagini di un tempo glorioso, non lontano da noi. Tutti, credenti e non, laici e cattolici, persone impegnate nel proseguire la propria vocazione o comuni mortali, vi potranno scoprire qualche riflessione o idea che li indurrà ad operare una profonda trasformazione nel loro intimo.
Non sarà tanto la curiosità, o forse anche questa, che li sospingerà a voltar pagina del libro, ma una vera necessità di confrontare il proprio
iter esistenziale con personaggi in cui rispecchiarsi.
Tante figure vengono quasi psicologicamente scolpite nel quadro della vita acese di una qualunque giornata della cittadina: la “Nasone”, capace di custodire le confidenze, strappate abilmente agli
inquilini del vicinato; il “saggio” Don Sebastiano, uomo retto, che riflette sui nobili decaduti della città; i parenti dei ragazzi che andavano a visitare i loro congiunti presso il Collegio Cassisi; la Baronessa Adelaide, “una principessa in difficoltà”, che impiglia il corpo e l’animo di P. Gabriele, un giovane Gesuita intento a formare i futuri responsabili delle sorti della loro isola, ecc.
L’incontro tra il Professore enigmatico, “uno studioso di riguardo, gentile e raffinato nei modi, molto riservato”, ma “uomo senza Dio” e il giovane Gesuita, è quanto mai interessante. A lui P. Gabriele prospetta una visione della Chiesa, “inserita nella storia” nonostante le aberrazioni di secoli passati, “in costante cammino verso la fine dei tempi”, “sempre in atteggiamento di chi vuole ancora conoscere”, “in ascolto di Dio che si manifesta attraverso eventi per noi, a prima vista, inspiegabili”, sempre protesa “nella ricerca della verità”. “Quella verità che ci farà liberi”, che non possiede del tutto, ma che cerca
continuamente.
Sarà però la celebrazione del Giubileo Santo del 1950 che segnerà
l’apice della catarsi nell’occasione d’incontro tra il giovane Gesuita e
la Baronessa: due cuori nobili, tesi verso l’infinito, che l’Amore riporterà sulla terra per vivere un vero calvario di incomprensioni,
anche se l’esistenza della contessina, principessa e regina “Stella”,
nata da una fiaba e da due cuori pulsanti, si staglia come inamovibile realtà non solo nella vita dei due amanti ma anche nella storia della leggendaria città acese.
Plausi incondizionati vadano all’amico e scrittore, Prof. Antonio
Leotta, sempre pronto a cogliere aspetti interessanti e, a volte, misteriosi, dell’enigmatica e bella città di Aci e Galatea e a condividere valori fondamentali e universali di solidarietà, pace e giustizia tra tutti gli esseri umani, pur partendo da realtà locali. Tale visione, tanto apprezzata e che condividiamo con gratitudine, soprattutto in questo memento in cui il mondo sembra vacillare sotto il peso della sua storia pluri-millenaria, è la luce che l’Autore indica alla fine del tunnel di ogni piccola o grande esistenza umana.
Enzo.farinella@gmail.com
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