A cura di Maria Cristina Torrisi
“E’ un’organizzazione globale di soci di qualsiasi età uniti per cambiare il mondo. E’ una comunità alla volta che ha l’obiettivo di edificare una società migliore, attraverso la reciproca collaborazione.”
Un significativo momento di aggregazione ha visto ieri sera, 25 maggio, i soci del Kiwanis Club Catania Centro, presieduto dall’Arch. Alfio Privitera, riuniti al 2° Meeting Formazione “Parliamo del Kiwanis”.
Il tema principe dell’incontro non è nuovo alla realtà di questo Club che si contraddistingue perché si fonda sul valore dell’amicizia, sulla quale si è lungamente discusso nell’ambito della serata. Non a caso il nome “Kiwanis”, termine contratto da una frase dell’idioma della tribù indu-americana degli Okipei,“Nun-Kee-Wan-Nis”, il cui significato può condensarsi in “CONOSCERSI MEGLIO”.
L’evento si è svolto presso l’Auto Yachting Club di Catania, per un caso fortuito nella Giornata Mondiale dei Bambini Dispersi, una nota a cui prestare attenzione, visto l’impegno profuso dal Kiwanis per sconfiggere il tetano neonatale e salvare la vita a tante madri e nascituri.
Intervenuti all’incontro di formazione i soci- relatori: Dott. Giuseppe Geremia, L.Go Ten. Gov. Div. Sicilia 2 2009/2010- Chairman Formazione Club Catania Centro, che ha discusso sul tema: “La crescita del Kiwanis: I giovani futuri leaders nella società”; il Dott. Giambattista Di Mauro, Pres. a.s. 2006/2007, il quale ha trattato sul tema: “Il Kiwanis per formare amicizie stabili” ed il Dott. Enrico La Delfa, Pres. a.s. 2011/2012, che ha parlato su: “Il Kiwanis per costruire una comunità migliore: i progetti di service”.
Il Presidente Privitera, discutendo su “credere nell’amicizia”, ha esordito con il ricordare che gli incontri fra i soci sono indispensabili per far comprendere l’importanza di appartenere a questo Club, una realtà che ha l’obiettivo di coltivare l’amicizia per aiutare i più deboli della società soprattutto con i fatti. Il Kiwanis, ha spiegato, è un’organizzazione che porta un service attivo per il benessere dei bambini, così come è stato stabilito dal progetto distrettuale che prevede la conclusione, entro il 2015, dell’attività contro il tetano neonatale. Sin dal 1983, infatti, è stato lanciato il service “Scopo del Kiwanis: Aiutare i bambini meno fortunati”.Tra le molte iniziative, nel 1994 viene avviata la collaborazione con l’U.N.I.C.E.F. e nel 1998 viene assunta la frase “SERVING THE CHILDREN OF THE WORLD” (Assistiamo i bambini del mondo) a sottolineare l’impegno assunto dal Kiwanis a livello mondiale. Ha infine parlato di un Club “umano” che ha saputo vincere la battaglia per eliminare la carenza di iodio nel mondo.
Il Dott. Geremia ha spiegato che il Club è un’organizzazione globale di soci di qualsiasi età uniti per cambiare il mondo. E’ “una comunità alla volta” che ha l’obiettivo di edificare una società migliore, attraverso la reciproca collaborazione. L’occasione è stata propizia anche per percorrere una cronostoria del Club, dagli esordi ai nostri giorni, ricordando che nel 1915 si formò a Detroit, nel 1967 in Italia, a Milano, mentre nel 1974 a Catania. La struttura base del Kiwanis è il Club, ha inoltre affermato, organizzazione composta da unità tra loro indipendenti.
Si è anche ampiamente discusso della 5^ finalità del Kiwanis che è quella di fornire, attraverso i Club Kiwanis, un pratico mezzo per formare amicizie stabili, per rendere un servizio altruistico e per costruire una comunità migliore.
Il Dott. Di Mauro ha discusso sul valore dell’amicizia, formulando anche la domanda: “Esiste ancora l’amicizia?” Ha inoltre affermato che oggi i sentimenti sono stati seppelliti per cedere il posto al proprio ego, e dove vi è opportunismo e competizione, rivalità e invidia, non vi è amicizia. Oggi si vive in un mondo che sta dimenticando il valore dello stare insieme e la solitudine, che si sta affermando maggiormente a causa della diffusione del social network, è un male invisibile che porterà ad una pericolosa apatia. L’amicizia è come un’avventura che ci arricchisce e prende avvio dopo una successione d’incontri – ha ancora spiegato il Dott. Di Mauro- E’ di mistica natura, quasi magica, e si basa sulla lealtà, sulla sincerità e sulla limpidezza. L’incontro si percepisce come qualcosa che ci completa. E dinanzi alla delusione di un’amicizia destinata a chiudersi, gli “ingredienti” giusti sono: il confronto ed il perdono.
Il Dott. La Delfa ha affermato che non ci può essere service e Kiwanis senza amicizia. Ha inoltre spiegato che, nei loro incontri ai bambini bisognosi, il dono per eccellenza non è solo ciò che si porta di materiale ma è anche e soprattutto ciò che si trasmette. Regalare un sorriso significa dare speranza e futuro. Un service esterno – ha ancora detto – non serve se non esiste uno interno. Dunque, volere bene l’amico, comprenderlo e mai giudicarlo è alla base del service, poiché “Non c’è deserto peggiore di una vita senza amici; l’amicizia moltiplica i beni e i mali si dividono per essere portati insieme”. Per concludere: l’amicizia non si quantifica poiché il poco può valere tanto e viceversa.
A fine serata, il Club ha omaggiato con una targa ricordo il dott. Domenico Sanfilippo Ciancio intervenuto all’incontro, che ha ospitato i soci nella casa del quotidiano “La Sicilia”. Presente anche la giornalista Maria Torrisi.
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