Salute e Benessere
A cura di Federica Zanca
Il primo chakra, detto Muladhara, è nominato anche come Chakra della Radice; è localizzato alla base della spina dorsale ed è associato alle ghiandole surrenali, le quali sono responsabili della temperatura corporea. Quest’ultime producono adrenalina e noradrenalina e hanno la funzione di regolare il flusso del sangue nelle arterie in base alle situazioni in cui il corpo si viene a trovare.
Il primo chakra è il fondamento vitale di tutti i chakra superiori ed è considerato la fonte della forza vitale e della capacità di sopravvivenza. Collegato al mondo fisico consente alle energie provenienti dalla Terra di entrare in contatto con l’individuo; rientrano, pertanto, nella sfera dei suoi bisogni primari. Chi ha questo centro energetico aperto accetta la vita nella sua totalità e agisce in armonia con le forze della natura, con pazienza ed equilibrio. Sa procurarsi ciò che serve per la vita quotidiana, assicurandosi, attraverso la formazione di una sua famiglia, la sopravvivenza oltre la morte terrena, nei propri figli. Chi ha questo chakra armonico, inoltre, nutre amore per la natura e ne rispetta i ritmi; chi, invece, non lo sa fare, spesso si trova a dover fare i conti con una vita priva di regole dove predominano l’incertezza, la collera e la rabbia, oltre che l’insicurezza. In cristalloterapia è possibile riequilibrare tale centro energetico usando ad esempio l’onice nera, pietra che aiuta a rafforzare l’istinto di sopravvivenza e permette di distinguere le paure reali da quelle irrazionali. Anche il diaspro rosso è un cristallo adatto; lavora direttamente sulla Kundalini e aiuta a riconnettersi con la terra, favorendo il radicamento. In cromoterapia il rosso, colore dell’alba e del tramonto, è la tinta che entra in risonanza con il primo chakra, riportandolo in equilibrio. Il colore rosso simboleggia il sangue, la vita, l’energia mentale e fisica; il rosso, oltretutto, è l’unico colore universalmente riconosciuto, è un archetipo appunto perché è il colore del sangue, simbolo della vita.
Il mangiare è un’attività specificatamente connessa a questo centro energetico: fornisce, infatti, le basi, conserva il corpo, permettendogli di assimilare i frutti della Terra. Il cibo entra in gioco perché le sostanze ingerite si trasformano in energia! Un’alimentazione sana e ricca di proteine (non necessariamente animali) consente a tale chakra di essere vitale.
Correlati al primo chakra, a livello fisico, si possono avvertire: stanchezza, debolezza alle gambe, scarsa energia sessuale, problemi intestinali e sensazioni di vuoto ai reni. A livello psico-emotivo si manifestano l’incapacità di imporsi, la scarsa voglia di vivere e la mancanza di coraggio con difficoltà a prendere decisioni per paura di fallire. Anche la difficoltà di concentrazione è correlata a questo centro.
Per migliorare il contatto con la Terra e stimolare al corretto funzionamento l’energia di questo chakra sarebbe consigliabile fare esercizio fisico, in generale, così da stare in contatto con la natura, ascoltandone i suoni e dando spazio all’olfatto che ne percepisce gli odori e i profumi. Inoltre, pestare alternativamente i piedi per terra dopo essersi alzati dal letto la mattina e saltellare per alcuni minuti come i bimbi, così come frequentare un corso di ballo africano o dedicarsi ad una danza ritmica e passionale, sono attività che vanno ad armonizzare il chakra in questione.
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