Salute e Benessere
A cura di Federica Zanca
Il temperamento, come il tempo, non è costante, ma può cambiare da un momento all’altro; esso
mostra il momentaneo stato d’animo di una persona, non il suo carattere. In base alla costituzione di ognuno ci sarà la tendenza a vivere più frequentemente in un determinato temperamento piuttosto
che in un altro.
E’ possibile individuare delle caratteristiche nel volto delle persone che permettono di riconoscere il
suo temperamento; questo infatti, non emerge da tratti specifici del viso, quanto piuttosto dall’espressione, da certe pieghe, dal colore e dalla tonicità della pelle nonché dal timbro di voce.
IL SANGUIGNO: persona con una mimica allegra e disinvolta. I muscoli e la pelle del viso sono elastici e disinvolti, il suo modo di parlare è vivace e caldo e lo sguardo aperto è attraente e
sprigiona felicità. Le labbra sono spesso leggermente aperte. Persona energica, attiva e con sentimento.
IL COLLERICO: i muscoli e la pelle del viso sono tirati, la fronte è tesa e il viso corrugato. Lo sguardo focoso e fisso mostra spesso il bianco dell’occhio arrossato. Le narici vibrano e anche
quando è calmo, il soggetto collerico, tende a tenere le labbra ermeticamente serrate, parla usando un frasario veloce e corto e il suo tono di voce è piuttosto alto. Persona attiva, molto attiva, ma priva
di sentimento, tende alla frigidità e quindi a non coltivare relazioni umane di un certo tipo.
IL MALINCONICO: i muscoli del viso sono senza tensione e la pelle, senza colore, sembra quasi esangue. La fronte di queste persone mostra veri e propri solchi di preoccupazione. Lo sguardo è
triste e rivolto verso l’interno. Sulla sua bocca c’è una costante smorfia amara, infatti i lati della bocca sono rivolti all’ingiù e il modo di parlare è piatto e monotono. Individuo che è solo
sentimento, privo di azione concreta.
IL FLEMMATICO: il viso è senza espressione, quasi statuario, calmo, liscio con la pelle senza alcuna ruga di tensione. Lo sguardo pare addormentato, il modo di parlare è lento, esitante e senza alcuna accentuazione. E ‘caratterizzato da indifferenza e passività.
Il volto sul quale è possibile leggere tali caratteristiche lo si può suddividere in tre parti: piano superiore, parte che va dall’attaccatura dei capelli alla radice del naso ed è la zona mentale, del pensiero, della percezione e della riflessione, piano centrale compreso tra la radice e la punta del naso, rappresenta la zona degli affetti e del sentimento, piano inferiore, parte che arriva fino al mento ed è la zona degli istinti e dell’azione. Osservando il volto della persona è possibile capire se
una zona predomina sulle altre o se sono abbastanza in equilibrio, in base alle dimensioni della zona stessa. Se i tre piani sono omogenei avendo dimensioni simili, si può pensare che l’individuo sia
equilibrato, che nessuna zona domini sulle altre e che la persona in questione, agisca, pertanto, sulla base di una armonia tra i tre aspetti.
Un volto perfetto dove c’è armonia tra zona mentale, affettiva e istintiva è molto raro da trovare. E’ più normale riscontare, invece, che un piano sia più sviluppato degli altri; ciò sarà indicativo per far capire che tipo di persona siamo o con che tipo di persona ci stiamo relazionando.
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