Ricordando la XIX Rassegna Internazionale d’Arte di Acireale

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LO SPECIALE ESTATE 2024

ARTE

A cura di Francesca Bella

Ricordando la XIX Rassegna Internazionale d’Arte di Acireale

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È il 3 marzo 1987 quando in Rai va in onda una puntata, della durata di circa mezz’ora, dedicata alla XIX Rassegna Internazionale d’Arte di Acireale, curata dal noto critico d’arte, nonché padre fondatore della Transavanguardia, Achille Bonito Oliva. In quell’anno la Rassegna prende il nome di Erratici Percorsi, suggerendo, così, l’idea di movimento, di ricerca, di spostamenti in termini di spazio e di tempo. Il Palazzo di Città, insieme ad altre due sedi, accoglie le opere di sei artisti provenienti da tutto il globo che, come dice lo stesso curatore, si pongono in dialogo con la storia dell’arte della città che li ospita. La descrizione delle opere di ogni singolo artista è alternata alle meravigliose immagini del centro storico acese.

Achille Bonito Oliva

Achille Bonito Oliva

Fra gli artisti presenti alla Rassegna, l’italiano Carlo Ciarli, che presenta opere caratterizzate da elementi al suolo e sospesi che non sono isolati ma fra loro connessi e affronta il problema dello spazio; l’americano di origini libanesi Douglas Abdell, che dà vita a lavori che presentano lettere e numeri del mondo fenicio e aiutano a rileggere lo spazio in chiave antropologica; il brasiliano Machado, le cui opere sono realizzate con materiali elementari e rimandano ad una idea di natura piena e rigogliosa, con un utilizzo dei colori che richiama la civiltà contadina. Ma vi è anche un artista belga che usa materiali industriali che subiscono una metamorfosi grazie alla luce che altera il colore delle superfici; un artista greco che crea installazioni con materiali diversi, come polistirolo e pietra lavica, con l’obiettivo di descrivere il rapporto fra il popolo greco e il processo di diaspora della cultura proprio da quel paese; infine, vi sono i Fast Worms, ovvero i Vermi Veloci, gruppo di tre giovani di origini canadesi che danno alla luce opere ricche di elementi colorati e simboli legati alle culture indiane e primitive.

All’interno del breve documentario di stampo culturale vi è spazio anche per le parole dell’allora sindaco Giuseppe Basile, che esprime soddisfazione per l’evento, e per Carolyn Christov – Bakargiev, oggi scrittrice, storica d’arte e direttrice museale. Quest’ultima offre un suo punto di vista rispetto all’arte presente in Rassegna e parla della paradossale problematica dell’assenza della realtà e della vita che porta un’euforia stilistica che, però, nasconde una profonda difficoltà nel rapportarsi con il mondo circostante. Tutto questo si rende evidente nelle opere d’arte.

Carolyn Christov – Bakargiev

Carolyn Christov – Bakargiev

Nell’ambito della Rassegna vi è, inoltre, una piccola mostra a sé dedicata a Carla Accardi, artista di origini trapanesi, esponente di spicco dell’astrattismo italiano e, come ricorda Achille Bonito Oliva, un esempio per i giovani degli anni Ottanta.

Carla Accardi

Carla Accardi

La Rassegna Internazionale d’Arte contemporanea ha avuto come protagonista Acireale per venti edizioni, dal 1967 al 1989, da un’idea dell’avvocato Francesco Grasso Leanza, con l’obiettivo di dare lustro alla città anche al di fuori dei confini italiani. Negli anni ha ospitato numerosi artisti, anche molto famosi, del panorama nazionale ed internazionale, come Emilio Isgrò.1

Un documento audiovisivo molto interessante che ci riporta ad una Acireale del passato che si fa promotrice di cultura ad alto livello e che accoglie artisti molto diversi fra loro per stile e provenienza.

1 Cfr., Quando Acireale fu culla per la Transavanguardia: in mostra opere e ricordi della “Rassegna d’Arte” – Sicilian Post

Fonti sitografiche:
– Regione Sicilia – Rassegna d’arte Acireale (rai.it)
– Quando Acireale fu culla per la Transavanguardia: in mostra opere e ricordi della “Rassegna d’Arte” – Sicilian Post