“Uno spettacolo scoppiettante ha messo al centro l’opera della Basile che con il suo romanzo giallo ha inaugurato un nuovo genere di letteratura, il G.E.S. ovvero il Giallo Enigmatico Sintattico.”
Si è tenuto presso la sede di casaCatania la spettacolare presentazione del romanzo giallo “Omicidio alla Spadasanta” della scrittrice catanese Susanna Basile.
La presentazione si è divisa in due parti, la prima che ha visto come protagonisti Giuseppe Idonea, Luca Ruberto e la stessa Susanna Basile, i quali danzando e recitando hanno introdotto gli astanti nelle atmosfere del romanzo.
La seconda parte, invece, ha reso partecipe il pubblico coinvolto dalle domande della Basile, che, come sempre maga della maieutica, ha tirato fuori dagli spettatori gli interrogativi e le risposte che ognuno voleva sentire.
Divertente e vivace lo spettacolo ha solleticato la mente di quanti vi hanno preso parte, invogliandoli sicuramente a comprare il libro, ma più in generale a leggere e a scrivere.
La metaforica danza introduttiva ha accompagnato le menti di quanti hanno partecipato alla presentazione innescando un meccanismo vorticoso in cui sono stati risucchiati e dal quale difficilmente riusciranno ad uscire.
Uno spettacolo scoppiettante che però ha messo al centro l’opera della Basile che con il suo romanzo giallo ha inaugurato un nuovo genere di letteratura, il G.E.S. ovvero il Giallo Enigmatico Sintattico.
Le caratteristiche di questo tipo di giallo si sposano con l’amore per il discorrere e il raccontare dell’autrice catanese, dal romanzo così come dalla presentazione emerge l’affresco di una movida cittadina densa di episodi lussureggianti, grotteschi e al limite della follia.
Tra un cocktail e l’altro si muovono gli Antacibols, i protettori della città, chiamati a investigare sull’assassinio avvenuto durante una serata di naked sushi.
Gli episodi reali si mischiano al sogno, le digressioni ci riempiono il cuore, la mente e soprattutto il fegato che lentamente riesce a smaltire i preparati che sono perfettamente descritti e di cui si racconta la storia.
Infine come sempre raccomandiamo di leggere il romanzo in luogo asciutto e sicuro, lontano da orecchie troppo sensibili alle altisonanti risate e soprattutto leggere “tuttodunfiato”, “alla goccia” come meglio conviene dire.
Salvo Cavallaro
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