Recensioni ed Eventi
A cura di Maria Cristina Torrisi
“Istintu di jinestra, titolo inteso come scintilla di vita, per non soccombere alla morte: la poesia di un fiore che rinasce oltre ogni difficoltà; si rivela un itinerario esistenziale dalle origini ad oggi tutto attorno e attraverso la lingua del cuore. Un peregrinare per il mondo che mi ha condotto alla mia casa: la Sicilia.” Così ha raccontato la poetessa, scrittrice catanese Rosalda Schillaci, lo scorso 12 dicembre del 2018, presentando il suo nuovo libro di poesie in lingua siciliana a cura dell’associazione Marranzatomo, con prefazione di Antonino Magrì, alla biblioteca Livatino del Castello Leucatia di Catania. I due bravissimi relatori, Rosetta Di Bella e Antonino Magrì, con sensibilità e acume, hanno colto ogni sfumatura della pregevole opera. A una delle domande formulata dal Magrì, riguardo a una scelta linguistica diversa rispetto alla sua prima opera in lingua italiana Infiniti Definiti, pubblicata con la casa editrice Algra, così la Schillaci ha risposto: “Istintu di jinestra nasce per motivi sentimentali, come viatico per il futuro nel recupero delle buone radici antiche affinché vengano risparmiate dall’usura del tempo. Quando sono particolarmente emozionata, io, nella gioia o nel dolore, penso in siciliano.”
Nell’autrice, che ha citato durante la serata i grandi della letteratura siciliana a cui si è ispirata – Leonardo Sciascia, Nino Martoglio, Francesco Guglielmino, Giuseppe Nicolosi Scandurra, solo per elencare alcuni nomi – si è avvertito forte il desiderio di dare ancora respiro a parole che ci appartengono profondamente.
La serata, alla presenza di un folto pubblico caloroso e dell’assessore di Gravina, Patrizia Costa, è stata un inno all’amore verso la poesia e la terra di Sicilia.
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