PRESENTATO IL LIBRO DI RACCONTI “DATE DA MANGIARE AI PESCI”

Si spazia dalla ricerca leggera dell’evasione, dell’avventura, del gusto e del fascino della scoperta dei primi due racconti, fino al paradosso, all’immedesimazione in “altro-da-sé”, al continuo concretarsi del “nulla è come sembra” che trovano sviluppo nei due racconti conclusivi.

A cura di Salvo Emanuele Leotta

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Si è svolta nel tardo pomeriggio di sabato 29 Giugno ad Acireale, in una sala conferenze del Chiostro S.Biagio gremita di interessato pubblico, la presentazione della seconda fatica letteraria del giovane scrittore, l’avv. Salvo Cavallaro, dal titolo “Date da mangiare ai pesci…”, edito da Carthago.

L’incontro ha preso le mosse con l’intervento qualificante della scrittrice dott.ssa Maria Cristina Torrisi, la quale, soffermandosi su varie chiavi di lettura, ha condotto sapientemente l’uditorio all’interno dell’opera, una snella raccolta di quattro racconti autonomi, ma legati dal fil rouge del tema del viaggio.

Date da mangiare ai pesci, Il viaggio, La sindrome Stanislavskij, Il volo del calabrone: questi i titoli dei racconti, di quattro esperienze, di diverse prospettive, di modi di vivere il viaggio tratteggiati dall’autore. Si spazia dalla ricerca leggera dell’evasione, dell’avventura, del gusto e del fascino della scoperta dei primi due racconti, fino al paradosso, all’immedesimazione in “altro-da-sé”, al continuo concretarsi del “nulla è come sembra” che trovano sviluppo nei due racconti conclusivi.

PESCI

Nel dialogo-intervista susseguente, su stimolo ed impulso della dott.ssa Torrisi, l’autore ha specificato che la dedica iniziale “a quelli che partono” affonda le proprie radici nell’esperienza personale, in un humus autobiografico di partenze, di separazioni anche forzate con amici, conoscenti, rese sempre più necessarie dalle condizioni lavorative, economico-sociali, ecc…

Il mònito contenuto nel titolo, ha puntualizzato Cavallaro, sta a significare che, proprio a fronte di un’esigenza naturale di conoscere, estraniarsi, crescere, c’è una tensione, quasi un obbligo morale, verso il nutrimento, il coltivare le radici, tutto ciò a cui si è legati e di cui riappropriarsi a viaggio finito.

Preziosi e forieri di dinamismo al ritmo della serata sono stati gli interventi della direttrice responsabile dott.ssa Susanna Basile, la quale ha anche interpretato per la platea una lettura dal testo, e dell’editore Giuseppe Pennisi, in chiusura: entrambi orgogliosi portabandiera-anima e cuore della scuderia editoriale Carthago, di cui anche Cavallaro è parte integrante, sin dalla sua fondazione.

Complimentandosi per la riuscita dell’iniziativa, Basile e Pennisi, hanno auspicato di condividere insieme all’autore Cavallaro e ai tanti intervenuti ancora tanti successi editoriali sul territorio acese.