Recensioni ed Eventi
A cura di R.B.
“Il Crocevia sulla Collina. Piano d’Api: storia di una comunità”. E’ il titolo del libro presentato questo pomeriggio nella gremita Chiesa Madonna della Misericordia di Piano D’Api. Presenti, tra gli altri, diverse autorità politiche, tra cui il Deputato Regionale on. Nicola D’Agostino.
Intervenuti a relazionare sulla fatica letteraria di Cettina Scavo, già dirigente scolastico, e del marito Salvatore Licciardello, già insegnante di lettere, don Giuseppe Garozzo, parroco della citata chiesa; don Gaetano Pulvirenti, parroco della Chiesa di Santa Lucia; Giorgia Catalano, studiosa di Beni Culturali; e lo storico Antonio Patanè. Chiamata a coordinare l’evento l’Editore e Direttore responsabile di questa rivista Maria Cristina Torrisi.
La comune riflessione dei relatori ha puntato sull’importanza di riappropriarsi di un passato appartenente ad una comunità che ha tanto da testimoniare, per tramandare la memoria storica, tesoro che custodisce tutte le cose, e che restituisce ad un popolo la propria identità. “I grandi eventi sarebbero inspiegabili se non si guardasse alla cosiddetta microstoria; per intenderci, a quella fatta guardando la quotidianità e la ordinarietà di un luogo…” si legge infatti in quarta di copertina.
In circa 190 pagine di riferimenti storici, il libro risulta essere frutto di un lavoro certosino di ricerca ad incrocio e raccolta di materiali, un lavoro durato ben 4 anni, attraverso la ricerca documentaria nei vari archivi di Acireale e Catania, compresi quelli dei registri di molte parrocchie della Diocesi acese.
L’esperienza significativa per l’indagine storica su Piano D’api, inoltre, è stata data dall’apporto di molte persone attraverso non soltanto le testimonianze orali ma anche documentarie familiari e fotografiche. Importante inoltre sottolineare che l’archivio di Piano D’Api ha fornito del prezioso materiale grazie a don Carmelo Amenta che, dal 1946 in poi, creò un archivio storico divenuto ai tempi odierni valida testimonianza per ricostruire la memoria e dunque l’identità storico-culturale delle origini di Piano D’Api e del suo progressivo sviluppo, a partire dalla Piazza, borgo rurale fino a qualche decennio fa, non avente la particolarità di una grande piazza cittadina, ma che rappresenta un importante punto di riferimento collettivo.
All’interno del testo, capitoli che sono corredati da testimonianze fotografiche di una certa valenza, destinati ad approfondire il luogo, l’evoluzione economica del territorio, con riferimento alle residenze rurali ed alle attività vitivinicole, quindi la nascita del paese (riferimenti alla scuola, alla guerra), il secondo dopoguerra, gli inizi del terzo millennio con, tra gli altri, riferimenti al processo di urbanizzazione e servizi sino agli anni ’60. Interessante, inoltre, nell’appendice di documenti, un inno alla Madonna della Misericordia e testimonianze dei vari archivi storici con tanto di note bibliografiche, tavole di comparizione, elenco dei cappellani e parroci, galleria fotografica.
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