Nel romanzo di Cristina Torrisi, la vita che brulica all’interno delle pagine

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Recensioni ed Eventi

A cura di Rosario Russo

Mi piace iniziare questa recensione citando Alain Nadaud:
“In un libro vedo un nido di insetti e, sotto la forma di minuscoli caratteri tipografici, la vita che brulica all’interno”.

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Nel romanzo di Cristina Torrisi, c’è tanta vita che brulica all’interno delle pagine. Pagine portatrici di riscatto e inneggianti a una nuova rinascita. Uomini e donne, da sempre, si sforzano di condividere le esperienze che li hanno segnati nel profondo, ma non tutti, però, riescono nell’intento; l’esperimento letterario della Torrisi invece è davvero ben riuscito. Il suo Ada e Incubus diventa strumento di vita, la narrazione trasferisce il lettore in una temporalità nuova.
Ada, la protagonista, è una donna tradita: le sue ferite stentano a cicatrizzar...

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LUDOVICO ANASTASI E LA POESIA

RECENSIONI/INTERVISTE E REPORTAGE

A cura di Maria Cristina Torrisi

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RECITAL LIRICO DI MUSICHE TRADIZIONALI SICILIANE

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Recensioni ed Eventi

A cura di R.B.

«Tra gli artisti e compositori dell’Isola voi siete, se non il solo, uno dei pochissimi che comprendono la bellezza e la grazia delle melodie del popolo. »

(Lettera di Giuseppe Pitrè a Francesco Paolo Frontini)


A conclusione del Dicembre Musicale promosso dal Coro Lirico Siciliano, di particolare pregio e significato per il settore etnomusicologico, si pone il recital realizzato presso il Museo “Pitrè” di Palermo, tornato in attività dopo cinque anni.
La riapertura del Museo Etnografico Siciliano, celebrativa anche dell’anniversario dalla nascita di Giuseppe Pitrè, viene incorniciata dal recital lirico di musiche tradizionali siciliane “Eco della Sicilia, Frontini e Pitrè nell’In-canto siciliano”: doveroso omaggio a due illust...

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“EFFETTI COLLATORALI”, I RACCONTI DI ROSARIO RUSSO

INTERVISTE E REPORTAGE/RECENSIONI

Servizio di Maria Cristina Torrisi

 

 

 

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LE ODI

LE ODI
A cura di Ludovico Anastasi

 

VENTO

Da tre giorni e tre notti vesti leggera brezza senza scatenare in me tempesta alcuna. La bonaccia mi rattrista, raduna ricordi come armata in avanzante ascesa dal fu di ieri all’oggi triste piu’ di allora. Dicono vestiro’ la fronda con tumulti a schiera dentro l’anima e il cuore a battere fino a sera, a tarda ora.

 

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IL CAPPELLO A FALDE LARGHE

Non necessario al gentile inverno isolano mi modella i capelli a suo piacimento cosi’ che con la mano li sistemo allo specchio piu’ del dovuto, vezzo di compiacimento nel lento ragguaglio di cosa sono stato durante il giorno.

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