Ethos
A cura di Dario Stazzone
Uno degli aspetti meno indagati dell’opera di Mario Luzi è la produzione teatrale, uno spazio creativo di assoluto rilievo che dal testo-incunabolo del 1947, il radiodramma intitolato Pietra oscura,[1] procede attraverso le ipostasi del Libro di Ipazia (1978), Hystrio (1987), Corale della città di Palermo per Santa Rosalia (1989), Il Purgatorio (1990), Io, Paola (1992), per giungere a Felicità turbate del 1995.
Ipazia
Come ha sostenuto Marco Marchi[2] il teatro luziano nasce per espansione ed approfondimento dei nuclei contenutistici che la poesia, fin dalle sillogi Nel magma e Su fondamenti invisibili, parallelamente ha messo a fuoco...
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