A cura di Graziella Graziano
“oggi verso le 3 pomeridiane sono arrivato alla mia destinazione accolto a suon di cannonate. Qui dove mi trovo si sta bene. Sto benissimo. Scrivetemi presto e spesso. Saluti ai parenti e a tutte le persone di casa. Voi ricevetevi un milione di baci affettuosissimi e domandandovi la Santa Benedizione mi dico il vostro aff.mo figlio Tano”
Stavolta vi parlerò di un ragazzo nato il 15 marzo 1896 in un piccolo paese dell’entroterra siciliano. La sua vita trascorreva serena con la famiglia, il padre, la madre, i nonni, gli zii, i fratellini e le sorelline e le “persone di casa”, ovvero la servitù.
Sia i bambini che le bambine vengono mandati a studiare ad Acireale, i maschietti al Pennisi, le femminucce al Buon Pastore.
Attraverso lettere, cartoline...
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