A cura di Alfonso Sciacca
Il viaggio di Salvo e dei suoi amici (immaginari fino ad un certo punto), negli Stati Uniti e poi in America latina, fino al Perù, è una fuga in avanti, uno slancio verso sogni raggiunti in parte ma irraggiungibili e evanescenti nella maggior parte.
Un libro scritto per scherzo, forse, quello di Salvo Cavallaro (Date da mangiare ai pesci, Carthago, 2013): un libro che, alla fine, quando il lettore ha finito di leggere l’ultima pagina, finisce con l’assumere i panni di un libro serio, di quelli cioè che vanno dritti alla mente, prima che al cuore. E con grande sorpresa del lettore. Cavallaro è un giovane avvocato: esercita l’attività forense da qualche anno, e vi si dedica professionalmente...
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