SI MUORE A MOSUL
di Lorenzo Marotta
Cos’è questo scalpore
che ferisce l’aria,
questo rumore di tuoni
che trapassano i muri.
Non c’è voce laggiù
umana
solo il crepitare rossiccio
delle armi e l’agonia
per chi il sole è spento.
Si muore a Mosul,
la polvere è pesante
l’aria è satura di morte.
Danzano stuoli
di corvi
sui cadaveri infestati
di mosche e sangue.
Una tenera margherita
scampata
nello strazio indica
l’alba che si rinnova.
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