Recensioni ed Eventi
A cura di Federica Rizzo
Spinto da una colonna sonora dinamica e variegata, e uno stile fedele alla sua tradizione, Terrence Malick porta in scena con Song to Song il suo film più carnale e intimo dopo The Tree of Life, abbandonando per poco più di due ore la sfera divina per concentrarsi sugli uomini. Con una storia d’amore frammentata ed ellittica, il regista texano prosegue il discorso sull’incomunicabilità, la crisi esistenziale dell’uomo contemporaneo e l’imperscrutabilità dei sentimenti in un progetto che si pone in evidente continuità con il precedente Knight of Cups.
La vacuità del successo ed il rischio della dissolutezza vengono perseguiti attraverso i tradizionali strumenti della messa in scena del regista: le voice-over, le inquadrature fluide che tal...
Social Profiles