CRITICHE D’ARTE
A cura di Franco Di Guardo
“Quando conoscerò la tua anima, dipingerò i tuoi occhi.”
(Amedeo Modigliani)
Negli splendidi saloni della Società Storica Catanese, su iniziativa del presidente Alfio D’Agata, regista di professione e grande appassionato d’arte contemporanea e di storia, si è svolto un importante evento all’insegna della cultura, tra un sorso di buon vino e prosecco siciliano. Per l’occasione, sono state esposte le interessanti opere del giovanissimo artista romano Mirko Leuzzi, il quale ha dichiarato di avere origini catanesi e di essere innamorato di questa città dove trae
positività ed energia.
Artista quasi per caso, inizia a dipingere nel 2020 durante il lockdown. La pittura diventa l’unico mezzo in grado di esprimere la personale visione della vita e dei suoi sentimenti. Un percorso di un profondo studio su se stesso e sulle sue emozioni attraverso l’enigmatico e sensibile universo femminile di cui è molto attratto. La sua capacità e bravura pittorica stupiscono e incuriosiscono l’osservatore.
Nelle opere le uniche protagoniste sono le donne, ovvero sue muse ispiratrici. Le dipinge avvolte o semi coperte da enormi stoffe colorate o intrecciate che esse usano come
protezione o autodifesa, come se volessero custodire fragili segreti o intime voglie. Chi osserva attentamente le opere percepisce l’intenso calore che emanano i tessuti e il profumo di incenso speziato. Spiccano le sinuosità delle forme, i gesti essenziali e leggeri che diventano a tratti quasi inafferrabili e inaccessibili.
La curatrice della mostra Vittoria Mascellaro, nel suo intervento, ha dichiarato che l’artista non è stato influenzato consciamente da Modigliani: nelle opere gli occhi esprimono l’interiorità del soggetto e del pittore in maniera forte, spontanea e vera.
In alcune opere sono presenti i tulipani, simbolo delle relazioni perfette e di vero amore. Si racconta infatti che, questo fiore molto particolare e unico, nasce dalle gocce di sangue di un uomo che si tolse la vita per amore di una donna. Mirko Leuzzi ha affermato che la pittura gli ha salvato la vita, ed è questo il lavoro che vuole fare da grande: dipingere.
“Supererò le correnti gravitazionali
lo spazio e la luce per non farti invecchiare …
… perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te”
(Franco Battiato, La Cura).
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