Attualità
A cura di Enzo Coniglio
Ma su non scherziamo! Siamo completamente fuori da ogni logica quando si afferma che la maggiore preoccupazione a livello nazionale ed internazionale debba essere il rimborso del debito pubblico. Sarebbe molto più logico pensare e assicurare una buona qualità di vita a ogni cittadino malgrado il deficit e un debito pubblico mostruoso contratti dai politici attraverso un sistema di evasione fiscale, illegalità e corruzione e grazie ad un perverso sistema internazionale.I cittadini, soprattutto gli Italiani, sono le “formichine d’Europa”.
Senza quasi renderci conto, abbiamo, in maniera vergognosa, ribaltato i valori fondamentali su cui si regge la convivenza dei popoli, mettendo al primo posto il mercato dei capitali invece della soddisfazione dei bisogni primari e irrinunciabili della persona umana. La Costituzione dimenticata e sistematicamente violata.
I soldi, il capitale sono uno strumento e la qualità della vita è il fine. In nessun caso il capitale può diventare il fine e la persona umana lo strumento. Pertanto ogni procedura o sistema finanziario che peggiori a qualunque titolo la qualità della vita dell’uomo o peggio ancora lo riduca in schiavitù fisica o morale, deve essere fermamente condannata, bandita dalla società e considerata a pieno titolo illegale.
Se pagare un debito è un dovere, un dovere ancora maggiore è assicurare la qualità di vita dei cittadini, con una doverosa precisazione: esiste una gerarchia nei doveri e nei diritti; e il diritto alla vita dignitosa viene di gran lunga prima del diritto al rimborso del debito.
Senza contare che prima di pagare qualunque somma, è quanto mai doveroso effettuare una analisi puntuale su come si sia formato questo profondo squilibrio che oggi registriamo. Secondo la prestigiosa Oxfam, quest’anno 2016, l’1% della popolazione mondiale sarà più ricco del 99% e che la quota di ricchezza nelle mani di una piccolissima fetta di popolazione del pianeta è aumentata in maniera costante dal 2009 al 2014-nel momento di maggior crisi – fino a toccare il 48%. Oppure come sia possibile che in Italia il 20% della popolazione possieda il 61,6 della ricchezza nazionale e se sia fondata la convinzione in alcuni ambienti qualificati che la massiccia evasione fiscale, la corruzione e l’illegalità siano talmente estesi da assicurare il risanamento della economia e della produzione se venissero semplicemente combattute, sconfitte e i ricavi reinvestiti nella riduzione del debito.
Occorre indagare a fondo inoltre, sulla cosiddetta “finanza creativa”, sugli strumenti utilizzati; sui titoli tossici; sugli imbrogli internazionali in materia di finanza; su politiche fiscali discriminatorie, sulla corruzione e sulle connivenze tra finanzieri e politici. Se andassimo a fondo in questa analisi, scopriremmo che la finanza internazionale non ha regole, non ha morale, eha permesso a degli approfittatori di fare quello che hanno voluto con la connivenza di governanti compiacenti o ignoranti, sapendo che tutti i responsabili del grande crack e della emissione di titoli tossici non hanno fino ad ora assaporato le patrie galere.
Prima quindi di pagare un solo centesimo, esaminiamo attentamente come si sia formato il debito pubblico, il grado di correttezza e di legalità e richiediamo a gran forza la reintegrazione dei principi fondamentali della giustizia, della legalità, della libertà, dell’onestà e dell’equità a livello nazionale e internazionale.
Oltretutto, accanirsi a volere a tutti i costi che si paghi un debito, rischia di rendere ancora più difficile la solvibilità e quindi il pagamento del debito stesso. Tutta la politica del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) in questo senso è piena di profonde contraddizioni e di insuccessi. Anzi i comportamenti dettati dal Washinghton Consensushanno determinato un profondo peggioramento dei Paesi.
Un recente caso macroscopico è quello della Grecia dove il PIL è diminuito di oltre 9 punti (9%) per seguire la ricetta del Fondo e dei creditori rendendo impossibile la vita dei cugini greci e il rilancio dell’attività produttiva da cui può derivare un avanzo primario che permetta di rimborsare il debito che adesso deve essere congelato o annullato! Alexis Tsipras ha fatto male ad accettare il ricatto della Germania e dell’Unione Europea.
Michael Cembalest, chief Strategist della potente JP Morgan Chase scriveva in una lettera riservata ai clienti VIP della sua banca che “i margini di profitto sono ai massimi storici da molti decenni e questo grazie alla compressione dei salari”. Come dire che poche persone sono diventate straricche riducendo i salari degli operai o dei professionisti. E’ questo un caso tipico di autentico latrocinio sociale che non può in nessun caso essere accettato e mantenuto. Pensate quanti debiti e quante sofferenze questi operai hanno dovuto contrarre e sopportare a causa di questo comportamento criminale!
Certamente sono moltissimi i casi che potremmo citare. Ricordiamo, ad esempio che alcunianalisti della potentissima Citigroup descrivono gli Stati Uniti come una “plutonomiadominata da una ristretta élite del denaro”! Altro che democrazia e giustizia distributiva ed equalitaria. E’ l’affermazione brutale della legge del più forte: diventare sempre più ricco per il gusto sadico di esserlo e di ridurre in povertà la maggioranza dei concittadini del mondo!
George Magnus della non meno potente UBS svizzera, affermava che l’attuale livello di disoccupazione “rappresenta l’esercito industriale di riserva”, cioè un esercito in mano dei capitalisti per ricattare chi ha lavoro e comprimere i salari.
Ma questo gruppo ristretto di “finanzieri” sa fare di meglio e di più e trarre profitto anche dai poveracci concedendo loro “generosamente” un credito a buon mercato sapendo che non lo potranno mai pagare e poi privarli dei beni acquistati facendoli fallire.E’la stessa tecnica dell’usura! E’ da questa strategia che è nata la famosa bolla speculativa degli immobili del 2007 che ancora oggi continuiamo a pagare.
E naturalmente potremmo continuare per ore ed ore ma fermiamoci qui ricordando quanto ha scritto il premio Nobel per l’economia Paul Krugman sul New York Times: “ Ma che sta succedendo? La risposta di sicuro è che i ‘Masters of the Uniiverse’ di Wall Street capiscono quanto sia moralmente indifendibile la loro posizione… E’ gente che è diventata ricca trafficando con complessi schemi finanziari che non solo non hanno portato alcun beneficio economico agli americani, ma hanno contribuito a gettarci in una crisi i cui contraccolpi continuano a devastare la vita di decine di milioni di loro concittadini. Non hanno ancora pagato nulla. Secondo loro non ci deve essere nessuna analisi approfondita. Chiunque mette in evidenza ciò che è ovvio, per quanto lo possa fare in modo calmo e moderato deve essere demonizzato o/e cacciato via….. CHI SONO DUNQUE GLI ANTIAMERICANI? Non i mnanifestanti che cercano semplicemente di far sentire la propria voce . No, I VERI ESTREMISTI QUI SONO GLI OLIGARCHI AMERICANI che vogliono soffocare qualsiasi critica sulle fonti della loro ricchezza”.
Paul Krugman non poteva usare parole più chiare e convincenti per far capire perchè nasce la macchina del fango, quanto importante sia stato il movimento degli Indignados e similari come “Occupy Wall Street” e chi siano i veri estremisti. In fondo ha detto in maniera più esplicita e completa quanto hanno detto milioni di persone che hanno manifestato nei cinque continenti e soprattutto quanti si sono tolti la vita, uccisi da questo assurdo sistema debitorio e finanziario.
L’Italia non potrà certamente ripagare interamente il suo debito pubblico, come d’altronde la massacrata Grecia Si imporranno delle misure alternative da inserire in quelle che dovranno certamente essere assunte dalla Bce, constatato che i sistemi fin qui utilizzati non si sono rivelati sufficienti e adeguati alla gravità della crisi. (vedi articolo precedente)
Invece di conferire la massa enorme di denaro alle banche che non sono in grado di farlo arrivare alle persone e alle imprese se non in minima parte, si potrebbe pensare di conferirlo in parte alla Unione Europea o ai singoli Stati dietro precise garanzie di profonde ristrutturazioni.
Una Cosa deve essere certa e non più messa in discussione. Bisogna evitare ed annullare i grandi debiti e censurare gli strumenti che li creano e che permettono a pochissimi di arricchirsi a dismisura e a intere fasce di popolazione di cadere sotto la soglia di povertà.
A tal proposito è sintomatico il recente scontro istituzionale tra Mario Draghi e Wolfgang Schäuble sugli interessi negativi: non si possono pretendere da un capitale interessi maggiori di quello che rende!
Vanno riscritte le regole finanziarie internazionali. Bisogna privilegiare la qualità della vita dei cittadini, favorire l’informazione finanziaria, aprire immediatamente un’inchiesta giudiziaria e avviare immediatamente gli investimenti produttivi unitamente alla salvaguardia degli investimenti sociali sostenibili e l’occupazione giovanile, mettendo fine alla finanziarizzazione dell’economia e a ogni forma di speculazione finanziaria.
E’ un tema che suggerisco in particolare ai cattolici che si riconoscono nei principi del “povero Cristo” coerentemente crocifisso per idee non lontane da quelle ricordate.
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