LE ODI
A cura di Ludovico Anastasi
Degli impossibili amori
Ed io lo so quale dolore prova la meteora quando si stacca dalla stella, suo corpo unico, sua sacra ostia, sua dolcezza e vita fino al nanosecondo prima della rottura. Ora vaga…e non le importa quanto rovina.
Marzo 2013
In caduta
E mi tolgono cosi’ tanta energia nel punto chiave della memoria da farmi zattera sperduta, smisurata ciclicità della storia che non si diede pena a darmi identità imprecisa, enigma fra gli enigmi, anima che andrebbe ridiscussa nella catabasi di questa universale pantomima.
15 aprile 2014
Olimpo
E all’ alba il mio pieno sorriso sorprese gli Dei confabulanti su ogni destino. Tirarono a scommessa pattuendo col diavolo il mio cedimento durante l’ occaso. E più non sorrido. Ogni tanto starnazzo.
28 Gennaio 2015
Di stanchezze e dintorni
E il tu chi sei? M’interroga sul niente fatto oggi. Ho immalinconito ancora il giorno, risponde il me di me indifferente. Vi sono ore di sbaraglio nel navigare verso un mare nuovo gia’ vecchio d’acqua, di sale e di relitti. E a notte alta gli stellati a guidarci ingenui. Vi sono slanci abortiti per verità mai dette. E dei corpo a corpo rimangono giorni derelitti, i rancori mai spiaggiati.
20 marzo 2015
Fabula
E se mettessi tutto a tacere, a chi del silenzio il sigillo? Se del contadino avessi appreso il segreto del giorno, ben’altri silenzi avrei sigillato alla luna parlando.
(A cuntu o na cuntu? Arriminu li me iorna cu ‘ nfilu di spagu).
25 Aprile 2014
Siderali distanze
Perché tra di noi non ci fu mai la comunione di spiriti che sta sempre tra figlio e padre? Io non fui prodigo: non andai per tornare. Ti stetti, invece, vicino, carezzandoti in basso, alla fine, le palpebre. Sempre si narra delle incomprensioni fra genitori e figli. Noi due esagerammo, in noi stessi, ambedue mutilati.
28 aprile 2014
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