Le Odi
A cura di Ludovico Anastasi
Di se stessa buffoneggia la notte, mi suggerisce qualcosa che non riesco a capire, mi ferisce le orecchie. Se fosse un canto goliardico l’ accetterei di buon grado. Andremmo al circo dell’ universo, clown compresi e acrobati da strappa applausi. Biglietti pagati per concessione gentile degli dei. Con te mi tuffo in mezzo alle stelle o notte cara, notte lucente. Della pantomima di lor signori facciamoci beffe. In te accoglimi Signora delle sorti. Donami le ali.
4 settembre 2024
Il cielo s’addorme presto la sera. L’ intima voglia di quiete suffragando le anime. La mia è fuggita da vera battona sbattendo la porta. Il corpo ha una contabilità tutta sua, con il cuore è la disputa. In questo autunno voglio risorgere come un arcangelo. Ma non so come superare la notte. Se questa è l’ ora della cena mi si dia il dono del bacio. Il vostro intrigo mi fotte.
3 settembre 2024
Un dolore al petto. Devo salvarmi dal veleno dell’ aspide. Ditemi qualcosa che non mi inganni. Qualcosa che non deluda la notte. Siamo a settembre la percepita in dolcezza e passione. Ah quanta voglia di vivere. Ma se il cuore mi lascia non raccontate alla luna che non ho avuto una vita felice. La sotterranea mendace voce non sgarri. C’è che sono impegnato in una battaglia con le polveri bagnate. C’è che non possiedo proiettili ed il cuore accelera i battiti. Ed è dolore al petto e nell’ anima. Adesso dell’ abbandono non sento paura. Il tutto chiarito al telefono. Ma si racconti di me come tenero amante.
3 settembre 2024
Non si tratta più di lambire un torrente. Il torrenziale scorrere degli eventi e il nostro ballare sull’orlo dell’ abisso. Il battesimo col fuoco. Il battesimo della estrema sintesi in un nanosecondo. Della nuova estetista l’ acconcio.
2 settembre 2024
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