LE ODI
A Cura di Ludovico Anastasi
SCHIZZI
E le patologie non mi consentono ad aggirare le trappole del bastardo cosicche’ frena lo sclancio verso il mio amor platonico.
SCHIZZI
Girovago, infreddolito e triste, costeggiando dell’anima pareti oscure. E tra le tante paure gli occhi di lei fissi su altre parti.
SCHIZZI
Sorseggio piano un caffe’ stretto con il timore di un arresto cardiaco. Una trasgressione che mi concedo. In fondo il fato da tempo ha gia’ tessuto le sue trame… che ci piaccia o meno.
SCHIZZI
Aboliamo i proverbi consolatori da nulla. Qui viviamo di illusioni. In realta’ la mascherina sulle tue labbra la tortura.
SCHIZZI
E non e’ ancora ora di bagliori, di calde assolate strade, di notturne cicale. Lotte interiori sbocciano in voti a taumaturgiche guide. E sguardi e ansie e amori e l’inudibile eco dei sospiri a posarsi piano, gentile, sul bastone con i gigli. (San Giuseppe 2021).
SCHIZZI
E me ne sto a mezz’aria, con breve vita, come bolla di sapone da un bimbo soffiata.
SCHIZZI
E nelle antiche voglie s’ammorba l’esser mio incupito da vecchiaia che mi gira attorno. All’eta’ presente il desiderio mi rende alieno.
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