Le Odi
A cura di Ludovico Anastasi
DI MISERIE UMANE
E gia’ al mattino quei ripetuti gesti a difesa da nuove cose, dall’ignoto che ci cerca e il cuore scava per nuovi colpi di scena di dolore cercando applausi dai non paganti spettatori delle nostre tristi vite, drammaturgia da quattro soldi risparmiati che fanno accumulo, capitale. Povere commedie raccontate a casa con sorrisi malcelati e nervosa alzata di spalle tanto per dire a moglie e figlie: ho rivisto gratis la sequenza dei rassegnati.
Vorrei una radura dove portare le mie parole a far silenzio. E sarebbe gran lezione in spirito e cuore, che’ in epos l’assenzio ha molto sfatto e non c’e’ piu’ bisogno di furore. In calma vorrei solo scrivere d’amore.
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