LE ODI
A cura di Ludovico Anastasi
L’ABBANDONO
E in quest’ora d’autentico slancio verso l’universo le mie accoglienti braccia l’Olimpo scansa. Tanto sono abituato al mio deserto innato.
E LE PAROLE…
E le parole che si dicono in certe circostanze rimbalzano dalle nostre interiori cieche stanze lucidate e mute.
INFANZIA
E mi si marchio’ con menzogna estrema. In tanti, di me, ebbero arsura. Mi si saboto’ il novello ponte come in guerra. Se rinascere dalle ceneri e’ stata la mia forza, la sgomenta tristezza in me perdura.
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