LE ODI
A cura di Ludovico Anastasi
E dove mi conducono,
all’alba,
le sagomate strade
come l’uomo e per mano d’uomo,
figlie della finitezza?
Scorazza la mia mente
su quegli asfalti
incontrando merli ed alberi orgogliosi di foglie in primavera.
Cerco un Salvatore
che mi rialzi
donandomi il candore di uno fra tanti, diverso fra i diversi che operano scioccati perche’ tutto ha una scadenza. Frantumate le utopie
non mi resta che rintanarmi nei ricordi di quella teoria di sguardi
con belle donne,
con occhi allora giovani e adesso stanchi,
anelanti ancora la bellezza.
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