L’ARTE CHE PARLA

A cura di M. Cristina Torrisi

Opera di Turi Papa

Opera di Turi Papa

“Denuncia attraverso l’Arte a Paternò, in una “Piazza culturale” che ha riunito diversi artisti”

“Estensione” è il titolo della mostra d’Arte contemporanea, allestita dagli artisti Turi Papa e Carlo Panebianco, inaugurata lo scorso 21 aprile al Palazzo delle Arti di Paternò, e aperta al pubblico sino al 18 maggio.

L’evento è nato con l’obiettivo di creare un luogo d’incontro al fine di estendere la cultura contemporanea, anche attraverso la collaborazione di soggetti differenti, in un mondo più vasto.  1

 Si tratta di un progetto che pone le basi per la realizzazione di un’ “Agorà” d’arte, capace di esprimere in molteplici modi il concetto di arte comunicativa. La volontà degli artisti è infatti quella di aprirsi alla Città, attraverso degli “avvenimenti culturali” che hanno già coinvolto altri artisti.

Opera di Turi Papa

  Opera di Turi Papa

 

3L’iter espositivo accoglie differenti lavori installati secondo un metodo, approfondendo la figura di Bertold Brecht e del suo teatro sociale, didascalico e di propaganda.   4

5I lavori di Turi Papa si concentrano su quegli elementi del quotidiano che permettono di rendere lo spazio intimo e familiare. La sua è un’arte di protesta, un modo per comunicare “ ciò che non va’ ”. Un esempio ci è dato dalle opere “Sos Arte”, installata all’ingresso della galleria d’arte moderna (al primo piano della medesima struttura), che denuncia l’abbandono delle opere della collezione, vero patrimonio della Città,  e “La conquista del pane” in cui delle enormi pale da forno rappresentano la miseria materiale dell’artista.

Opera di Carlo Panebianco

Opera di Carlo Panebianco

 

 

62Le opere di Carlo Panebianco invece si materializzano in una serie di manichini (“gli umanoidi” dalle sagome di polistilene dipinte), che danno testimonianza di uno studio sull’uomo contemporaneo. I “corpi” dell’artista si raccontano, si dichiarano, denunciano uno stato di disagio e non hanno paura di farlo, anzi sono disposti ad andare anche “oltre il limite”, grazie a delle “protesi” che permettono di spaziare oltre la tela.

Un altro progetto che nasce sempre come forma di protesta è “gratta e vinci”. Si tratta di una serie di dipinti che fanno riflettere sulla dipendenza dal gioco.