Salute e Benessere
A cura di Federica Zanca
La rabbia fa parte di tutte quelle emozioni riconosciute come universali perché tipiche di ogni essere umano di qualsiasi età, cultura o etnia. Insieme alla tristezza, al disgusto, al disprezzo, alla sorpresa, alla gioia e alla paura è definita primaria. Le espressioni del viso che manifestano tali emozioni sono molteplici.
La rabbia è una reazione biologica che prepara il soggetto ad agire per difendersi quando viene attaccato e questa reazione modifica repentinamente alcune attività fisiologiche: si nota un aumento del battito cardiaco e della pressione sanguigna, i muscoli tendono a contrarsi e aumenta la sudorazione. Questa emozione stravolge totalmente la capacità di controllo della persona così come ne stravolge i tratti del viso.
Di solito si cerca di controllarla per non mostrare questa emozione agli altri e anche per paura delle conseguenze che potrebbero derivarne una volta manifestata. D’altro canto, la rabbia non espressa a lungo andare può diventare collera e avere ripercussioni a livello organico con sintomi quali ulcera, mal di testa, mal di pancia e depressione.
A livello somatico la fronte si contrae corrugandosi, formando delle rughe verticali tra le sopracciglia che si abbassano e avvicinano. Le palpebre stesse si avvicinano restringendo così l’apertura oculare: la palpebra superiore è abbassata dal movimento delle sopracciglia e quella inferiore, viceversa, sollevata. Lo sguardo si presenta fisso, duro e “penetrante “verso l’altro.
Gli occhi brillano e possono arrossarsi, perdono la loro simmetria tanto che uno può essere più spalancato dell’altro. Anche le narici si dilatano; assomigliano a quelle di un toro pronto all’attacco. Le labbra si contraggono e la bocca si modifica: si apre mostrando i canini inferiori e la mascella inferiore è spinta in avanti come per mordere. La persona, inoltre, può emettere urla, e insulti, improperi vari e parolacce.
La voce pare strozzarsi in gola e diventa rauca e stonata oppure sibilante e minacciosa.
Se la rabbia aumenta di intensità, la bocca può riempirsi di saliva, come avesse la schiuma alla bocca e le vene del collo, delle tempie e della fronte possono gonfiarsi.
La bocca può anche restare socchiusa con i denti serrati: la persona sta trattenendo la sua collera!
Se la fronte si abbassa occorre aspettarsi una vera e propria aggressione.
Se la rabbia diventa disperazione perché si è impotenti allora il grido si spezza in gola e il viso impallidisce, apparendo gonfio e tumefatto.
Occorre prestare attenzione a chi pare arrabbiato, ma non lo è completamente! Ad esempio, se si contraggono solo le sopracciglia e tutto il resto del viso rimane inalterato, significa che la persona si sta concentrando intensamente oppure sta solo iniziando ad arrabbiarsi.
Se solo la palpebra inferiore è sollevata significa che il soggetto sta prendendo una decisione importante oppure è leggermente irritato o magari è solo miope e sta cercando di mettere a fuoco.
Una bocca serrata, invece, in un volto pressoché normale è indice di concentrazione della persona oppure di trattenimento di una certa irritazione.
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