ARTE
A CURA DI MARIA CRISTINA TORRISI
“IPOTHESIS premessa di un teorema”, edito da Gutenberg, è il neo libro di Maria Credidio.
<<Questo libro – ha affermato l’artista nella sua intervista – vuole intendersi innanzitutto come una sorta di “campo largo”, un contenitore aperto pronto ad accogliere e metabolizzare tutte le mie esperienze, più e meno recenti. Eppure capace nel tempo di suggerire segnali, soste, riepiloghi. Un percorso, appunto, di ipotesi, di congetture, di suggestioni dalle quali “scremare” di volta in volta le opzioni che ritengo più opportune, dal punto di vista grafico, di equilibrio, di percezione. Tutto questo “materiale” è forse il tentativo di dare forma e fiato ad un teorema di cui, in questo momento, ho soltanto sentore>>.
Riguardo a quest’ultima fatica, si pregia di essere stata realizzata con testi bi-lingue di Nicola Micieli, Ghislain Mayaud, Rocco Zani.
“Rispetto alla precedente stagione figurativa – ha affermato il Micieli -, si può senz’altro parlare d’un secondo periodo per l’attuale operatività che Maria Credidio esercita con una pratica ideativa e compositiva di tipo astratto, agendo su un ampio ventaglio tecnico e introducendo con spirito sperimentale sempre nuove variazioni e combinazioni dei patterns formali… Si tratta, insomma, d’una originale rivisitazione della metrica astratto-concreta, assunta assegnando una funzione centrale e dirimente, vera e propria cifra identitaria del lavoro, allo spazio interno e inclusivo ovvero strutturale dell’opera e a quello esterno estensivo e relazionale che collega e contestualizza l’opera nell’ambiente segnato e abitato da altre opere e, in proiezione, ipotizza ulteriori ideali connessioni nello sviluppo cosmico dello spazio di fatto edificato, stazione dopo stazione, dagli avamposti satellitari umani sulla frontiera celeste.
Ebbene, Maria Credidio compone sempre strutture e figure geometriche piane e solide che sotto il profilo formale possono dirsi compiute e auto-referenti, ma che per un qualche segnale incluso, un dato formale semanticamente leggibile rimandano all’uomo ponendosi come riduzioni simboliche del suo habitat e della sua “casa”.
MARIA CREDIDIO
Maria Credidio (Terranova da Sibari 1957) dopo aver completato gli studi artistici dà inizio alla sua attività quale autrice poliedrica impegnata in numerosi ambiti disciplinari.
È stata tra i fautori di quell’avanguardia artistica calabrese che ha sollecitato lo sviluppo delle numerose realtà vicine al linguaggio dell’arte contemporanea. È ideatrice e Presidente della Biennale d’Arte Contemporanea “Magna Grecia”, tra gli appuntamenti più significativi nel
panorama artistico-culturale italiano, e nel 2007 il Presidente della Repubblica Napolitano le attribuisce una onorificenza per alti meriti professionali. Partecipa a rassegne italiane ed europee.
Espone in gallerie private e istituzioni pubbliche con mostre personali e collettive. Vanno ricordati, tra gli appuntamenti più prestigiosi, la Fiera d’Arte Internazionale ARTEXPO di New York , la Fiera d’Arte Internazionale Contemporanea di Copenhagen, e la Biennale Internazionale di Venezia. Le sue opere si trovano presso importanti collezioni in centri d’arte e musei. Maria Credidio è annoverata nel catalogo d’ Arte Moderna dal Secondo dopoguerra ad oggi n.38 editoriale Giorgio Mondadori.
Si sono occupati del suo lavoro, tra gli altri:
Paolo Levi, Boris Brollo, Philippe Daverio,Tonino Sicoli, Giuseppe Selvaggi, Luigi Tallarico, Paolo Aita, Nicola Micieli, Ghislain Mayaud, Rocco Zani, Pasquale Fameli, Matilde Tortora, Mario Verre, Claudia Folcarelli, Flavio Andreoli, Sharo Gambino, Settimio Ferrari, Giovanni Morelli, Giuseppe Salerno, Alfredo Kogler, Domenico Natale, Gianfranco Labrosciano, Francesca Londino, Enzo Le Pera, Claudio Rizzi, Renato Guzzardi, Gianluca Covelli, Anna Boschi, Rosalia Pernice, Adolfina De Stefani, Giorgio Di Genova, Biagio Fichera, Oreste Bellini, Giovanni Morelli, Carla De Bellis e M. Cristina Torrisi.
Numerose le riviste d’Arte nelle quali viene recensito il suo lavoro. Ricordiamo tra le principali Arte Mondadori, Artribune, Flash Art, Segno, Juliet Art Magazin. Nel 2001, dopo la tragedia dell’11 settembre, Credidio realizza un’istallazione dal titolo “Aquiloni da Kabul a New York”, per un progetto di Pace nella 34° strada del quartiere Manhattan a New York. Ha tenuto lezioni di pittura e ceramica agli studenti della Cambridge e Harvard University.
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