Attualità
A cura di Maria Cristina Torrisi
Covid 19. La Città di Acireale ha dato il proprio contributo per far fronte all’emergenza da Coronavirus. Nel mese più clou, in cui è stato lanciato l’allarme pndemia, come si è attivata la Protezione Civile locale? Lo abbiamo chiesto ad Antonina Panebianco.
D. Antonina, in merito all’ emergenza epidemiologica COVID 19, volendo fare un resocondo del periodo più difficile, qual è stato il vostro impegno?
R. Ad Acireale, gia’ dall’ 1 marzo, sono state attivate le Associazioni di volontariato di Protezione Civile presenti sul territorio comunale con in testa il Gruppo Comunale di P. C. Ogni giorno sono stati presenti nel Centro Operativo, sito in via Felice Paradiso 55 Acireale, circa 15 volontari impegnati dalle 9.00 alle 18.00, per svolgere il compito di assistenza alla popolazione. I volontari hanno catalogato i generi alimentari che ditte o semplici cittadini hanno portato al COM registrando in entrata ed in uscita ogni genere di viveri.
D. In merito alla distribuzione?
R. La merce, sistemata in magazzino, è stata poi distribuita alle parrocchie della Diocesi in base alle richieste di ciascun parroco.
D. Iniziative solidali collaterali?
R. All’iniziativa di “Acireale dona” hanno contribuito anche vari discount e così i volontari, ogni sera, andavano a prelevare la merce dai carrelli solidali.
D Tu che ruolo svolgi nel Centro Operatvo?
R. Sono Disaster Manager. Mi occupo di coordinare la sala operativa e registrare i cittadini che rientrano in Città, di dare le informazioni a chi desidera rientrare.
D. Quanta collaborazione avete avuto?
R. Sicuramente dall’Assessore Palmina Fraschilla e da Salvo Grasso. Inoltre, martedì 28 marzo, i volontari del Gruppo comunale, della Misericordia, dell’Ass.Nazionale Carabinieri e dell’Arcicaccia si sono prodigati nell’imbustare mascherine da far pervenire alla popolazione acese con la collaborazione di Poste Italiane che ha effettuato il servizio gratuito. Sono state spedite circa 3.000 mascherine.
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