Recensioni ed Eventi – Nuove Edizioni Bohémien – Febbraio 2014
A cura di Giusy Pagano
Foto dell’evento di Francesco Marano
E’ stata presentata, lo scorso sabato 8 Febbraio 2014, nella sede di Via Dafnica, 90, nell’ormai collaudato “Caffè Letterario”, l’ultima “fatica poetica” di Maria Grazia Falsone.
L’opera presentata, “Respiro di…verso del tempo”, edizioni “Il Gabbiano”, precede altri due libri che testimoniano come la Falsone non sia nuova all’esperienza della poesia; ha infatti già pubblicato nel 2004 il suo primo volume: “Appunti di viaggio”, edito da “Il Convivio”, riscuotendo consensi da parte della critica e del pubblico. Nel 2008 è la volta de “Il senso della vita” edizioni “Il Gabbiano”, presentato su Rai Uno nel programma di Gigi Marzullo “L’appuntamento”.
La sua poesia ha ottenuto premi e segnalazioni, tanto che la Falsone è stata invitata a Pistoia come rappresentante della Sicilia al XXXIX Premio Nazionale di Poesia “Pietro Borgognoni”. Questo modo di fruire la poesia con le altre forme d’Arte le ha permesso di ricevere anche il Premio “Ercole Patti”.
Maria Grazia Falsone, con la propria silloge intitolata “Il Senso della vita”, ha vinto l’edizione 2011 del Concorso internazionale “Accademia G.Leopardi”. E’ inoltre stata tra le finaliste al XIV Concorso Nazionale Città di Partanna presieduto da Vittorio Sgarbi.
L’INTERVISTA
Poeta si nasce o si diventa?
Forse era scritto già nel mio DNA che io dovevo percorrere questa strada. Fin da bambina, avevo tanta fantasia e scrivevo sempre!
Il mio trampolino di lancio è stato il Cinefotoclub Galatea (dove io mi occupo della parte culturale), ed è stato in quell’occasione, a fine serata, che ho recitato una poesia che parlava “d’Amore”.
Cosa rappresenta per Maria Grazia Falsone la poesia?
Ti rispondo con un’aforisma: “La poesia è un fruscio d’ali di farfalla”.
Perchè decide di scrivere?
Per lavarsi il cuore!
Quali sono le principali tematiche della sua poesia?
L’amore per il proprio compagno, per se, per i figli, la delusione, la paura della morte e della malattia.
Perché questo abbinamento tra la poesia e altre forme d’Arte?
Lavorando in sinergia, le forme d’arte riescono ad amplificare le emozioni.
Ha ancora valore scrivere poesie ai nostri giorni?
Io dico di sì. Poiché, se la poesia permette per pochi istanti di farci allontanare dal nostro mondo abitudinario che ben venga!
Il libro che ti ha cambiato la vita.
L’elogio dei sogni
La frase che ti aiuta.
Chiusa una porta se ne apre un’altra.
La gioia più grande.
La prima è stata una cosa molto emozionante: pensare che il momento più brutto era passeggero. E La seconda gioia più grande sono i miei figli.
La notizia migliore.
Lo spettacolo che ho organizzato a Milo per Lucio Dalla.
La notizia peggiore.
La morte di una persona cara.
Volendo utilizzare una figura metaforica come si immaginerebbe?
Un’Aquila.
Si sente la reincarnazione di qualche poeta?
No. Sarei una ripetizione.
Un sogno nel cassetto.
Lo spettacolo che sto preparando il 6 Aprile 2014 al Palazzo Riggio di Acicatena.
Nell’ambito dell’evento sono state declamate alcune poesie dalla calda voce dell’attore Franco Cannata (direttore della Compagnia teatrale “Rosetta Santillo”), tratte dal libro “Respiro di…verso del tempo” (L’essenza e Tempesta nel cuore); e da “Il senso della vita” (Dov’eri).
L’AUTRICE: Maria Grazia Falsone
A cura di Maria Cristina Torrisi
Nata a Campobello di Licata (Ag), Maria Grazia Falsone si fa portavoce dell’umanità – “veggente della cecità umana” e artista dei sentimenti” – affrontando le tematiche del vivere, attraverso una tecnica nuova che sposa “parole, immagini e musica”. Un connubio che trasforma “la poesia polverosa da biblioteca” in una forma di “vita” e di “guida”.
E’ evidente di come la Falsone, nella sua poesia, riesca a trasmettere e ad amplificare le emozioni dell’animo. Nei suoi lavori non può che emergere una luminosità interiore atta ad esprimere, attraverso l’arte poetica, i disagi e le paure dell’essere umano. <<La paura del tempo che inesorabilmente trascorre>>, ci spiega. <<La paura di perdere le persone care, di dover fare i conti con la malattia o di rimanere soli>>. Ecco i drammi di ogni animo che si guarda allo specchio per “scoprire” la propria caducità! Una fragilità che atterrisce, fa paura, ma che, pur tuttavia, fa parte della condizione umana. E di ciò cui lei si rende conto, tanto da interiorizzare i suoi pensieri alla ricerca di modi per trovare un equilibrio tra “emozioni esterne” ed “interiorizzazioni” di tutto ciò la circonda. Allorché la Falsone si mostra “libera, senza regole, senza timori”, poiché anche “le note chiaroscure ci riportano alla quotidianità del vivere”. Essa ci insegna di come l’animo riesca meglio ad esprimersi mediante il verso per riuscire a “decifrare l’indecifrabile”, e per “decodificare” le emozioni del cuore.
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