IN BACHECA: UNA “DUE GIORNI” DEDICATA AL MARE

Recensioni ed Eventi – Nuove Edizioni Bohémien – Febbraio 2014

A cura di R.B.

1014859_755135881164565_1863655197_oSi terrà domani, giovedì 27 Febbraio 2014, alle 17.30,  presso la Libreria Cavallotto – Corso Sicilia 91 Catania, la presentazione del libro “Ii sogno di zio Ciano” di Alessio Di Modica (Editore Libridine, collana Racconti). Interverranno Patrizia Maiorca, Anna Abramo (responsabile R.N.O. Isola Bella), Carmelo Maiorca (giornalista), Alessio Di Modica (l’autore). Alle 20.30, presso il Centro Culture Contemporanee “Zo”, Piazzale Asia 6 Catania, vi saranno le proiezioni video  che concerne la memoria dei pescatori di Augusta e Terrasini nei documentari: Il sogno di zio Ciano” di Christian Bonatesta e “Le memorie del mare” di Andrea Mura.
A seguire incontro con i registi e il biologo marino Domenico Catalano del CUTGANA.

Venerdì, 28 Febbraio 2014, alle 18.00, presso Impact Hub di Via Mirabella,29 a Siracusa si ripeterà la presentazione del libro “Il sogno di zio Ciano”. Interverranno Enzo Maiorca, Rosalba Rizza responsabile A.P.M. del Plemmirio ), Carmelo Maiorca (giornalista), Alessio Di Modica (l’autore).

Si tratta di una “due giorni” dedicata al mare, alla sua memoria, ai pescatori, ad antichi e nuovi sistemi di tutela dello stesso. Due luoghi, due città coinvolte in questo tema, due città sul mare: Catania e Siracusa. L’idea nasce da una collaborazione tra Area Teatro di Augusta (cittadina sul mare, geograficamente al centro tra i due capoluoghi), Zo Centro Culture Contemporanee e Libreria Cavallotto di Catania, Impact Hub e Slow Food condotta di Siracusa e KimmiKunti.

Il mare sembra essere sempre pensato e rappresentato dagli scrittori siciliani a partire dalla terraferma e invece è quel luogo che cambia la percezione della terra, che crea una fitta trama di percorsi, relazioni e appropriazioni, il mare è luogo vissuto, luogo dove nascono pensieri, gesti, parole, storie e memorie di una comunità. Spazio e tempo si sovrappongono e si identificano nell’ambigua e fluttuante uniformità delle onde, in quel crinale d’acqua mobile e sfuggente che è osservatorio privilegiato, riferimento materiale e simbolico, orizzonte di senso, il punto di vista da cui guardare alla terra, alla città e al mondo.