IL SESTO CHAKRA: ANJA

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Salute e Benessere
A cura di Federica Zanca

 

SESTO CHAKRA: ANJA
“Nel cielo di Indra, si dice che vi sia una ramificazione di perle disposte in modo che, se ne guardate una, vi vedrete tutte le altre riflesse. Nello stesso modo ciascun oggetto del mondo non è semplicemente se stesso, ma comporta ogni altro oggetto e, in realtà è ogni altro oggetto”.
Sutra Induista.

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Il sesto chakra è il “Terzo occhio”, localizzato al centro della fronte, un dito sopra il ponte del naso. E’ collegato al volto, agli occhi, alle orecchie, al naso, al cervelletto, ai seni frontali, al SNC e all’epifisi. Associato all’intuizione, all’immaginazione e alla chiaro-veggenza, ha come elemento che lo rappresenta, la luce.
Questo chakra è la sede delle più elevate facoltà mentali, delle capacità intellettuali di discernimento, della memoria e della volontà. Tutto quello che la persona realizza e sperimenta è preceduto da elaborazioni del pensiero che, a loro volta, sono influenzate dalle emozioni e dagli impulsi più profondi.

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Con il potere della mente e del pensiero, il soggetto è collegato con il reale nelle sue manifestazioni; con la consapevolezza di sé entra a far parte dell’Essere Assoluto e del suo processo creativo.
Quando il chakra è armonico e vitale, i pensieri si sviluppano e nasce la consapevolezza della realtà; il mondo materiale è conosciuto e privo di segreti. Se, invece, il chakra non è in equilibrio, il soggetto rischia di vivere in modo piuttosto intellettualistico, senza un vero e proprio contatto con la realtà e con tutte le sue manifestazioni, oppure in modo molto superficiale, attribuendo alla realtà materiale troppa importanza.
Albert Einstein sostiene che “l’immaginazione è più importante della conoscenza”, parole, queste, che sintetizzano molto bene il ruolo del chakra in questione, così come la luce, elemento a cui è associato, ne mette in evidenza l’essenza.
Il corpo umano nelle sue funzioni quotidiane è spesso influenzato dall’esposizione alla luce: il processo visivo, ad esempio, che consente attraverso gli occhi stimolati dai raggi di luce riflessi sugli oggetti, di condurre impulsi elettrici al cervello. Non sono gli occhi a vedere, ma la mente! Quindi il quinto chakra situato all’altezza della gola è localizzato a livello energetico nel cervello e, pertanto, definito più mentale che corporeo. Interiorizzare l’immagine è un processo primario che porta alla memorizzazione e alla conoscenza, a livelli superiori di partecipazione all’energia universale, la quale si manifesta anche con i colori, le forme, le distanze.

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Gli organi fisici collegati al sesto chakra sono gli occhi, in particolare il sinistro, la testa, una parte delle orecchie, il naso, le vie aeree superiori, la fronte e la base del cervello. La ghiandola endocrina alla quale si fa riferimento è l’ipofisi.
Le disarmonie che possono manifestarsi correlate al mal funzionamento di questo centro energetico sono: problemi alla vista, mal di testa, cefalea frontale, labirintite, patologie alle orecchie e disturbi alla muscolatura facciale. Possono presentarsi disequilibri a livello delle vie aeree superiori, sinusite, epilessia e squilibri ipofisari.
A livello emotivo possono altresì manifestarsi: confusione mentale e difficoltà a realizzare le proprie idee, ritardo intellettivo, insicurezza, sfiducia nelle proprie intuizioni, scarsa forza di volontà e uso- abuso di droghe e allucinogeni. Anche il ciclo circadiano potrebbe essere compromesso, quando ad esempio si dorme di giorno e si lavora di notte.
Partendo dal presupposto che “ tutto ciò che vediamo sono le nostre visualizzazioni e che non vediamo con gli occhi, ma con l’anima” è utile compiere questi esercizi per attivarlo: rilassarsi comodamente stando seduti, chiudendo gli occhi senza pensare a nulla per qualche secondo, appoggiare sulle palpebre i palmi delle mani prima sfregati l’uno contro l’altro, visualizzare ad occhi chiusi i propri colori preferiti, osservare per un paio di minuti una persona poco distante e poi chiudere gli occhi per visualizzarla.
In cristalloterapia la pietra che armonizza e lavora su questo chakra è principalmente l’ametista. Ametista dal greco “Amethystos” significa “colui che non si ubriaca” e trova il suo impiego sia a livello mentale che spirituale, ritrovando un ruolo di rilievo anche sul benessere fisico. Come tutte le pietre da sistema cristallino trigonale, l’ametista agisce in maniera semplice e diretta, ideale per coloro che conducono uno stile di vita sobrio e non fanno mai il passo più lungo della gamba, evitando così inutili rischi!
Il significato profondo di questa pietra è: “Se amate fare scelte ponderate e riflettute, se siete consapevoli che ogni cambiamento richiede tempo e dedizione, allora siete capaci di mantenere vivo in voi il dono più grande che è quello dell’equilibrio”. L’ametista viola, proprio a livello cromatico è collegata al chakra trattato, lavorando sul sistema nervoso, a livello psicologico e anche su patologie come il mal di testa da affaticamento e le emicranie. E’ collegata soprattutto all’universo femminile e come pietra vulcanica aiuta a regolarizzare i liquidi corporei e i gonfiori; inoltre, bere elisir di ametista aiuta nella digestione. Posizionata appunto sul Terzo Occhio ha lo scopo di aiutare la persona a superare tutti gli schemi mentali divenuti obsoleti e dannosi per la crescita personale. Promuove l’apertura del sesto chakra aiutando a vedere oltre le apparenze e a comprendere meglio la natura dei sogni; quindi aiuta lo sviluppo dell’intuito.
Per potenziare le proprietà dell’ametista è bene lasciarla una notte intera sotto gli influssi della luna piena o di quella crescente.