Recensioni ed Eventi
A cura di R.B.
C’è anche l’opera della pedarese Pina Petralia Di Mauro tra quelle esposte all’Archivio di Stato di Catania nell’ambito della “Giornata Mondiale del libro e del diritto d’autore” che in questi mesi ha messo in risalto anche il romanzo storico “La baronessa dagli amori difficili e la sua fugace dimora”. Il libro, pubblicato nel 2007 da Boemi editore, racconta di Giuseppa Leonardi Vigo, vedova Papardo- Corvaja e poi vedova Scudero, dei suoi amori tormentati, della sua condizione di maternità in un periodo in cui ostilità, imbarazzo e vergogna si intrecciano con intrighi familiari, figli non riconosciuti, mogli ripudiate e matrimoni di interesse per assicurare patrimoni ed eredi. Uno spaccato della Pedara di fine ‘700 ed inizio ‘800: due secoli in cui la famiglia di Don Diego Pappalardo trasformò la città nella capitale amministrativa e culturale dello stato dei Di Giovanni: Principi di Trecastagni, Baroni di Pedara e Signori di Viarande. Un lavoro certosino che l’autrice ha deciso di intraprendere dopo aver scoperto che nella sua abitazione visse proprio quella donna che tanto aveva sofferto per una verità sotterrata e solo a distanza di anni venuta alla luce del sole. Un’opera che racchiude riferimenti storici e documentali patrimonio culturale di una fase storica che si svolge tra Pedara, Acireale e Castiglione di Sicilia. “La baronessa dagli amori difficili e la sua fugace dimora” è un romanzo travolgente, struggente, intriso di passione, scritto per una donna da una donna. La scrittrice infatti tra le pagine dialoga con la protagonista: come due confidenti si scambiano emozioni e l’aspetto cronologico passa in secondo piano.
“Donne e cultura ancora una volta insieme per dare lustro al nostro paese e questo per noi è motivo di orgoglio” – ha dichiarato Marina Consoli, assessore alla Cultura e alle Pari opportunità che insieme a Pina Di Mauro ha incontrato la responsabile dell’archivio e la direttrice rispettivamente Nunzia Villarosa e Cristina Grasso. Soddisfazione del sindaco Antonio Fallica: “Pedara si dimostra un paese vivo dove la cultura raggiunge livelli di eccellenza grazie al lavoro di una nostra concittadina. Questa è la strada che intendiamo continuare a percorrere valorizzando chi merita.”
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