A cura di M.C.T.
Il premio Nobel per la Pace è stato assegnato all’Opac, l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche, che lavora a stretto contatto con il Palazzo di Vetro. Ultimamente è infatti assorbita nell’impresa di eliminazione degli arsenali chimici in Siria, per la missione di smantellamento dell’arsenale chimico che dovrà essere completato entro la prima meta’ del 2014.
Il compito dell’Organizzazione (Ente intergovernativo il cui lavoro esula dall’influenza delle Nazioni Unite), che ha sede all’Aia, è quello di far rispettare la Convenzione di Parigi del 1993, secondo la quale si proibisce l’uso delle armi chimiche e anzi ne vuole l’eliminazione.
Sono ben 41 i Paesi che fanno parte del Consiglio esecutivo perché hanno sposato il progetto e vi è una squadra di professionisti dell’Opac ( uomini di scienza e critici che svolgono la loro professione in modo volontario) che possiede un deposito di più di mille tonnellate di armi; ciò per ordine del Consiglio di sicurezza dell’Onu che così ha stabilito a causa dell’attacco del 21 agosto avvenuto ad est di Damasco.
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