Recensione ed Eventi – Nuove Edizioni Bohémien – Maggio 2014
A cura di Simona Ippolito
Foto di S.I.
Nella splendida cornice della galleria d’arte Katàne, martedi 29 Aprile, si è tenuto il concerto di liriche da camera ed arie d’opera del duo Panebianco-Varsalona, una combinazione di voce tenorile e pianoforte ormai affermata nel bagaglio artistico catanese.
Un concerto ricco di identità italiana, caratterizzato dall’impronta artistica del Tosti, musicista e maestro che ha dominato il suo tempo non solo nel territorio della natia Italia ma varcando le soglie delle corti reali d’Inghilterra, definito da Carmelo Panebianco, come il vaso di Pandora degli artisti, Tosti riesce a richiamare nelle sue creazioni l’orgoglio italiano autentico.
Il concerto inizia proprio con l’opera del suddetto intitolata Malia, nel quale come da peculiarità dei concerti del duo, si da spazio alle storie che accompagnano i brani così da coinvolgere lo spettatore ed immergerlo in una conoscenza che va oltre le note e le parole dei testi, in quel contesto socio-culturale di riferimento nel quale le opere stesse sono state partorite. L’apertura è così stata caratterizzata dalla storia del ciclista filantropo, il quale durante il secondo periodo bellico si fece portatore del destino di molte vite di giovani ebrei. Protagonista della narrazione è Gino Bartali, il quale per le sue azioni virtuose congiunte al suo talento, quasi in un ciclo karmico, post guerra otterrà la sua prima vittoria al giro d’Italia; nell’ attività di (forse) fittizio allenamento, si cela la volontà di donare speranza ai meno fortunati di quegli anni bui, un incipit concertistico di tutto valore. La serata seguita con brani d’amore nelle sue versioni disilluse, come nel brano Sogno del Tosti, e nelle versioni romantiche di cui ne sono stati esempi Serenata, ma anche Vaghissima Sembianza del Donaudy, quest’ultimo vinse temporaneamente la messa in ombra da parte del Turandot grazie alla forza del giovane autore il quale però sarà destinato a scomparire dietro la magnificenza del l’opera Pucciniana, lasciando di se la Vaghissima Sembianza così come il titolo dell’ opera, ma i due artisti lo riportano alla luce con grazia musicale e dovizia di particolari nel raccontarne la storia.
La musica popolare napoletana, elemento immancabile, ritrae argomenti sempre più attuali, quali i limiti dei rapporti interpersonali spesso risolti solo se accompagnati da un amore sentito che scuote “Anima e Core” o grazie alla fisiologica stanchezza che distingue ogni fine giornata sciogliendo i dissapori in un abbraccio. La voce di Panebianco, che con le sue note conferma le certezze emerse nei testi lascia spazio agli assoli per piano di Claudia Varsalona, la quale ci culla meravigliosamente con armonie pianistiche espresse in un John Field ed in un celeberrimo Pietro Mascagni con un intermezzo della Cavalleria Rusticana. I parenti neolatini dalle spagnoleggianti opere si connettono all’arte che caratterizza le serate del duo in un connubio di calore e passione unico degli ambienti mediterranei.
Si tratta di incontri partecipati, vissuti in una gradita e spontanea convivialità. Un esempio di rara bellezza e bravura che gli artisti portano al servizio di tutti donando cultura ed arte come veri messaggi d’amore.
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