GAZA: LA FAME COME ARMA

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ATTUALITÀ

A cura di Enzo Coniglio

Foto Ansa

A GAZA SI MUORE DI FAME!!!

Tre mesi dopo l”inizio del conflitto a Gaza si muore di fame mentre Israele ignora le pressioni per ridurre le violenze: i morti palestinesi sono più di 23 mila.

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Tre mesi dopo l’attacco del 7 ottobre e l’inizio della guerra, nella Striscia di Gaza la crisi umanitaria ha superato ogni livello di allarme: nell’enclave l’assistenza sanitaria non è più garantita con continuità, oltre il 90% della popolazione è sfollata mentre aiuti e generi di prima necessità – compreso il cibo – entrano con il contagocce. Le agenzie internazionali hanno ripetutamente lanciato l’allarme: Gaza sta morendo di fame. Secondo le Nazioni Unite, una persona su quattro muore di fame e in alcune zone nove famiglie su dieci trascorrono lunghi periodi senza accesso al cibo. Un rapporto dell’Integrated Food Security Phase Classification del Programma alimentare Mondiale (WFP) ha previsto che entro febbraio tutti i 2 milioni di abitanti della Striscia si troveranno ad affrontare livelli di insicurezza alimentare acuta, con almeno una famiglia su quattro alle prese con condizioni simili alla carestia.

FILE PHOTO: A view shows houses and buildings destroyed by Israeli strikes in Gaza City, October 10, 2023. REUTERS/Mohammed Salem/File Photo

Le persone vulnerabili, come le donne incinte e i neonati sono particolarmente a rischio, poiché anche il latte artificiale scarseggia in maniera allarmante. Inoltre, la consegna dei pochi aiuti umanitari che vengono fatti filtrare dentro il territorio è complicata dai bombardamenti che proseguono ininterrottamente. Motivo per cui, secondo le Nazioni Unite, nell’ultima settimana di dicembre l’assistenza alimentare ha raggiunto appena l’8% di coloro che ne avrebbero avuto bisogno.