Salute e Benessere
A cura di Federica Zanca
Il fiore di Bach “STAR OF BETHLEHEM” detto anche “Latte di gallina” è il fiore utilissimo in caso di traumi di ogni tipo, sia fisici che emotivi e mentali, permette di annullare gli eventi spiacevoli che ancora non sono stati smaltiti e consapevolizzati e che, pertanto, continuano a creare disturbo e disequilibrio nella persona.
L’essenza è appropriata in caso di dolore inconsolabile, blocchi energetici e intorpidimento generalizzato; per sconfiggere tali sintomi o simili occorre appunto sviluppare la forza di ricominciare e andare avanti. Il fiore favorisce l’integrazione delle esperienze traumatiche così da favorirne il superamento; infatti, qualunque trauma, passato o presente, irrisolto o comunque non completamente rielaborato, viene ripercorso con l’assunzione del rimedio e poi definitivamente, cancellato.
La persona che ne abbisogna manifesta una voce piuttosto soffocata e strozzata in gola, gonfiori diffusi, desensibilizzazione di aree corporee e talvolta, blocco dei movimenti, ossia molto rallentati. Mostra incapacità di smaltire shock o paure, turbamenti profondi, è anestetizzato forzatamente nei sentimenti e negli affetti perché fa barriera e chiude in anticipo; è triste, spento, apatico, incapace di affrontare situazioni richiedenti un dispendio di energia. In due parole è “paralizzato nell’anima”
Il suo sistema psico fisico- emotivo è sovraccarico, pertanto si generano stasi, rallentamenti, accumuli e nei casi più gravi, possono verificarsi anche paralisi facciali.
Il fiore suddetto può essere usato anche a scopo topico, ad esempio unito all’arnica pomata per resettare delle cicatrici.
Il fiore di Bach “SWEET CHESTNUT” o castagno dolce è il fiore della rinascita
Il rimedio floreale è appropriato per coloro che oppongono resistenza al cambiamento e si trascinano in situazioni stagnanti, con profonda sofferenza emotiva e stress mentale.
Le persone che abbisognano di Sweet Chestnut esercitano una resistenza passiva al cambiamento necessario e si mostrano incapaci di intraprendere un nuovo ciclo di vita, incapaci di effettuare una trasformazione. Il loro comportamento permane dignitoso: il soggetto controlla, infatti, le emozioni e i suoi stati mentali, non si autocommisera, nasconde il suo stato, non chiede aiuto e non cerca comprensione negli altri. La sua sofferenza e il suo dolore traspaiono comunque in volto poiché si sente al limite della capacità di sopportazione. Il rimedio agisce contro la sensazione di morte interiore quando si ha l’idea di essere in una buia stanza, senza via d’uscita, la cosiddetta “lunga notte dell’anima”.
Anche se gli individui che si identificano in questo fiore non sanno superare la loro condizione, dento se stessi sono altresì convinti che prima o poi qualcosa di nuovo dovrà accadere!
Ovviamente lo stato di profonda angoscia sparirà quando la persona si sarà liberata dalle vecchie situazioni e avrà raggiunto nuovi orizzonti.
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