Recensioni ed Eventi/Cinema
A cura di R.B.
Dopo una settimana intensa di proiezioni, incontri e mostre, si è conclusa il 18 marzo la dodicesima edizione del Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri – Le professioni del cinema.
L’Auditorium San Domenico di Foligno ha ospitato la cerimonia di premiazione delle maestranze del dietro le quinte del cinema presentata da Francesco Castiglione e Alessio Praticò.
Mario Martone, vincitore del Premio all’eccellenza, in collegamento da remoto mentre è impegnato in tournée con il suo “Romeo e Giulietta”, nel ricevere il riconoscimento ha voluto a sua volta offrire un omaggio alle maestranze del cinema celebrate al Festival del Cinema Spello: «È un Festival che io adoro soprattutto per tutti collaboratori così importanti. Noi registi non faremmo nulla senza quelle che di solito sono considerate categorie minori. Ho cominciato con il teatro, con l’avanguardia della fine degli anni 70, e facevamo tutto con le nostre mani, per questo ho stima di coloro che lavorano dietro le quinte. Tutte queste maestranze sono fondamentali tanto per il cinema quanto per il teatro».
Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa vince per la miglior sceneggiatura firmata dal regista con Antonella Gaeta e Davide Serino, la miglior fotografia curata da Michele D’Attanasio, la miglior scenografia di Daniele Frabetti e il miglior creatore dei suoni, Ivan Caso e Matteo Bendinelli. Tre i premi a Il pataffio di Francesco Lagi per i migliori costumi a Mariano Tufano, migliori musiche a Stefano Bollani e miglior acconciatura a Marco Perna.
Margini di Niccolò Falsetti è il miglior film secondo la giuria dei giornalisti umbri e Cinemaitaliano.info, mentre Settembre di Giulia Steigerwalt vince il Premio Miglior Opera Prima/Seconda assegnato dalla giuria di giornalisti cinematografici.
Emozionato Alessandro Sperduti, protagonista di Dante di Pupi Avati, ha ricevuto dalla presidente del Festival Donatella Cocchini il Premio Speciale con queste parole: «Sono particolarmente legato all’Umbria, anche “Dante” è stato ambientato quasi tutto lì e i borghi di questa regione durante le riprese del film mi hanno scaldato il cuore».
Trash Secco vince il Premio Speciale per Bassifondi, consegnato dalla direttrice artistica Laura Luchetti. «Voglio sul palco tutta l’armata Brancaleone!», così il regista entusiasta ha chiamato sul palco il cast del suo film e i collaboratori tecnici.
A Roberto Pischiutta, in arte Pivio, il Premio Carlo Savina per l’eccellenza alla musica.
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