Attualità – Nuove Edizioni Bohémien – Aprile 2014
A cura di R.B.
Si è spento all’età di 87 anni l’autore di “Cent’anni di solitudine”, lo scrittore colombiano Gabriel Garcia Marquez, nato ad Aracataca, Magdala, nel 1928, premio Nobel per la Letteratura. La notizia si è diffusa a mezzo della stampa messicana e spagnola.
Marquez, prima di divenire il grande romanziere che è stato ( nelle sue opere fonde la realtà con la fantasia in una dimensione definita di “magico realismo”, dando carattere allo stile della narrativa latino-americana), si ricorda per la sua intrepida attività giornalistica che lo ha visto raccontare i fatti più drammatici delle rivoluzioni tra i popoli: Cuba, Portogallo, Cile, Spagna e del centro America. Il premio Nobel giunge nel 1982 e fra le sue molteplici opere si ricordano: “La hojarasca” (1955), “Nessuno scrive al colonnello” (1961), “I funerali della Mama’ Grande” (1962) e “La mala ora” (1962), “Racconto di un naufrago'” (1970), “La incredibile e triste storia de la candida Erendira e della sua nonna snaturata” (1972), ‘L’autunno del patriarca’ (1975). Il lavoro di maggior successo è stato senza dubbio “‘Cent’anni di solitudine” (1967).
Le opere tradotte in italiano sono: ‘Cronaca di una morte annunciata’ (1982), ‘L’amore ai tempi del colera’ (1985), ‘Il generale nel suo labirinto’ (1989), ‘Dodici racconti raminghi’ (1992) e ‘Dell’amore e altri demoni’ (1994). Rispettivamente, nel 2000 e nel 2004 ha scritto : “Vivere per raccontarla” e Memoria delle mie puttane tristi”.
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